Sarno e Volturno: le priorità del Ministro all’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio partono dal risanamento dei due fiumi ‘vittima’ dei maggiori soprusi in campo ecologico. Obiettivi che il vertice del Sole che Ride ha reso noti ieri mattina nel corso della presentazione dei progetti messi in campo in difesa del mare e delle coste. “Vogliamo finalmente completare l’opera ciclopica del risanamento del Sarno – ha detto il Ministro – Chiuderemo questa partita definitivamente nel corso della legislatura”. Una vera e propria conquista per chi da anni lotta contro una situazione di degrado che, secondo i propositi del Ministro, dovrebbe aver fine non oltre il prossimo quinquennio. E l’opera ciclopica, come definita dallo stesso Pecoraro Scanio, è stata più volte evidenziata dai rappresentanti istituzionali irpini. Tra questi Angelo Flammia che, dopo aver intrapreso la battaglia come senatore e membro della Commissione Ambiente, ha continuato la sua opera nelle vesti di libero cittadino. Un profondo interessamento alle vicissitudini delle acque del Sarno, che più volte lo ha spinto a sottolineare “la scarsa attenzione che spesso si rivolge allo status dei piccoli corsi” e alla condizione di ‘allucinante degrado’ che colpisce il fiume in particolare. ‘Colpa’ di “depuratori inefficienti, elusi, o addirittura in alcuni casi inesistenti. Scelte volute per non gravare sui costi industriali a fronte della competitività globale”, come pure “dell’inquinamento civile, dello sversamento illegale di prodotti inquinanti provenienti da fuori e della mancata sinergia istituzionale che non riesce a realizzare sul territorio interventi risolutori”. Dunque, il neo Ministro sembra voler a tutti i costi chiudere una epopea. E la parola magica è solo una: risanamento.
Redazione Irpinia
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