Esposizioni alla radioattività naturale derivante dal gas radon, c’è la legge. “Aggiunge un ulteriore tassello alla tutela della salute dei cittadini campani, in particolare alla comunità scolastica. Ѐ un ottimo testo”, commenta il consigliere regionale Carlo Iannace.
La legge “Norme in materia di riduzione dalle esposizioni alla radioattività naturale derivante dal gas radon in ambiente confinato chiuso” è stata approvata nella seduta di oggi del Consiglio Regionale della Campania.
“Questo tipo di leggi non solo contribuiscono alla tutela della salute e ad una maggiore conoscenza dei rischi dal punto di vista ambientale su tematiche non sempre note ai cittadini, ma creano anche nuove possibilità occupazionali e quindi nuove competenze”, aggiunge Iannace.
La legge campana fissa i livelli limite di concentrazione di gas radon per le nuove costruzioni ad una media annua non superiore ai 200 Bq/mc, al di sotto anche dei parametri europei, che sono fermi a 300 Bq/mc. Ciò per porre margini ancora più stringenti e restrittivi. Particolare attenzione è stata poi riservata nel testo agli edifici destinati all’istruzione, compresi gli asili nido e le scuole materne, spesso ubicati ai piani bassi, dove il radon più facilmente può annidarsi. La legge prescrivere verifiche e controlli periodici, obbligando a trasmetterne gli esiti ad Arpac e alle Asl di riferimento