A rischio il futuro di 56 unità lavorative impegnate per la gestione assistenziali infermieristiche, riabilitative, psichiatriche, tutelari e di supporto all’utenza assistita all’ASL di Avellino. “E’ una decisione che infierisce in modo drammatico sul territorio irpino già colpito da altre vertenze”, precisa Antonio Santacroce, Segretario Generale della Cisl Fp IrpiniaSannio. Le dirigenze delle Cooperativa Sociale Fisiomedical Consulting e Aleph Service, per la mancanza di concrete prospettive in ordine alla proroga dell’appalto in scadenza il 30 giugno 2018, hanno dichiarato l’apertura della procedura di licenziamento collettivo per 56 lavoratori, ai sensi della legge 223/91.
All’esubero sono interessati un tecnico audiometrista, un tecnico di riabilitazione psichiatrica, un educatore professionale, tredici infermieri, ventinove O.S.S., due O.S.A., sette ausiliari, due fisioterapisti. “Nei prossimi giorni convocheremo le assemblee in tutti i luoghi di lavoro nelle quali decideremo le azioni di contrasto a questa scelta scellerata. Riteniamo che sia utile una valutazione più approfondita, da parte delle aziende, che consenta di rivedere tale decisione. L’annuncio di questi licenziamenti, unitamente alle altre vertenze già in essere in altre realtà del settore sanitario, impongono non solo tavoli di confronto ma una responsabilizzazione condivisa da parte di tutti. Gli esuberi non sono numeri ma donne ed uomini con le loro famiglie”, precisa Santacroce.
Nelle more dell’espletamento della nuova gara, il sindacato chiede il ritiro della procedura di licenziamento collettivo, la proroga del contratto per altri sei mesi e l’avvio di una discussione in sede Prefettizia che coinvolga tutti gli attori della vicenda con particolare riferimento all’Asl di Avellino, al fine di garantire i LEA e non provocare l’interruzione dei servizi.