Alto Calore, tra i debitori dell’Ente idrico c’è proprio l’amministratore unico Ciarcia

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Michelangelo Ciarcia, amministratore unico di Alto Calore Servizi, ha un grosso conto in sospeso proprio con l’ente idrico. E pensare che proprio lui aveva promesso di dare la caccia senza sosta ai furbetti della bolletta.

La notizia la riporta il telegiornale di Irpinia Tv. L’attuale a.u., entrato in Acs nel 2015 come membro del Collegio dei Revisori, ha un debito con l’ente idrico che ammonta a ben 48mila e 409 euro, accumulati dalla società Incanto srl, quando questa gestiva un noto albergo di Pietradefusi, poi ceduto, mentre la società è finita in liquidazione. Ciarcia, non solo faceva parte del Cda di quella società, ma ne deteneva anche il 22% delle quote attraverso la società di famiglia, la Emmepienne srl, di cui è amministratore unico.

Il debito con Alto Calore si è accumulato proprio quando è subentrata l’Emmepienne: Ciarcia entra nello stesso anno (il 2015) anche nel collegio dei revisori di Alto Calore e l’Incanto smette improvvisamente di pagare. Viene definita una rateizzazione, ma vengono corrisposte soltanto le prime quattro rate. Poi i debiti si accumulano fino a toccare il totale di oltre oltre 48mila euro. Una somma che va a gonfiare l’incredibile massa debitoria dell’ente di Corso Europa, che tocca un profondo rosso di passivo da 137 milioni di euro.