Alto Calore, la Procura chiede di ascoltare cento testimoni nel processo per i corsi fantasma

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Il pm della Procura di Avellino Luigi Iglio

AVELLINO- Più di cento testimoni nella lista depositata dal pm della Procura della Repubblica di Avellino Luigi Iglio nel processo per i “corsi fantasma” all’Alto Calore, quelli per cui inizierà il processo domani, davanti al Collegio del Tribunale di Avellino presieduto dal giudice Sonia Matarazzo. Questa la richiesta del magistrato che ha coordinato le indagini dei militari delle Fiamme Gialle del Nucleo Pef di Avellino, che si sono occupati degli accertamenti, in particolare le informative di reato e le analisi della documentazione acquisita presso Alto Calore Servizi e le altre società coinvolte e sui dispositivi posti sotto sequestro ha chiesto di ammettere la propria lista per l’ istruttoria che si aprirà tra qualche giorno. Insieme a loro la Procura ha chiesto di sentire anche il consulente tecnico del pm che si è occupato delle copie forensi effettuate sui supporti informatici sottoposti a sequestro.
Ci sono gli indagati per cui è scattata l’archiviazione. Il resto dei testimoni sono tutti dipendenti dell’Alto Calore, che hanno partecipato ai Corsi ritenuti fantasma. In particolare: “Cyber Security”, corso “Struttura e sicurezza di sistemi informatici ed integrazione dei processi aziendali”, “Mobile Marketing 4.0”, “Business intelligence con Excel 2019”, “Lean & Smart Organization”.

IL PROCESSO
A processo ci sono tra gli altri l’ex amministratore dell’Alto Calore Michelangelo Ciarcia, difeso dagli avvocati Nello Pizza e Claudio Botti , anche il collaboratore dell’ufficio di Presidenza Pantaleone Trasi, difeso dall’avvocato Marino Capone, Raffaele Castagnozzi, intermediario tra Alto Calore e le società, oltre che consulente e anche docente in alcuni corsi, difeso dall’avvocato Angelo Leone e Gerardo Santoli, difeso dall’avvocato Luigi Petrillo. Il sindaco di Santo Stefano del Sole e presidente della Grande Srl (che sono ente e società estranee alla vicenda contestata) in qualità di legale rappresentante della Si.Farm Srl, con sede legale a San Michele di Serino che della Cat Servizi alle Imprese, progettava e organizzava il servizio di formazione 4.0 in presenza denominato “Learn & Smart Organization” per 68 dipendenti di Alto Calore, che in realtà non si sarebbe mai svolto. Le contestazioni a vario titolo per gli indagati vanno dall’ indebita compensazione (a partire da quella ottenuta nel 2019 per il credito d’imposta previsto dalla legge 205/2017, pari a circa 132mila euro; per il 2020 pari al massimo della somma erogabile, ovvero 250mila euro e stessa cifra per il 2021) in concorso con le sei diverse società che si sono occupate tra il 2019 e il 2021 della formazione dei dipendenti rispetto alle tecnologie 4.0 che in realtà secondo le accuse non sarebbero mai stati in effetti svolti. Alla contestazione di indebita compensazione si collega anche quella di emissione di fatture per operazioni inesistenti. A partire dalle prime due fatture emesse in favore della Psb Consulting Srl, nel giugno e luglio 2020 per un importo di circa 23 mila euro (2420 e 20740 ) quattro fatture emesse tra il settembre 2020 e il luglio 2021 alla A.C Consulting Srl di Teverola (Ce) per circa 53mila euro; cinque fatture emesse nei confronti della Si.Farm dal marzo al maggio del 2022 per un importo di circa 54.900 euro. Contestato anche l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, proprio al fine di evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto. Contestato a Ciarcia e Trasi, in concorso con i vertici delle società coinvolte anche il peculato. Per Ciarcia anche le false comunicazioni sociali, relativamente all’iscrizione in bilancio delle somme compensate illecitamente. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Nello Pizza, Capone Marino, Francesco Perone, Angelo Leone del Foro di Benevento, Cesare Maria Patroni Griffi del Foro di Napoli, Petrara Graziantonio del foro di Matera e Amelio Gennaro del foro di Napoli Nord, Carla Maruzzelli del foro di Napoli, Luigi Petrillo e Innocenzo Massaro. Aerre