Alto Calore, arrivano bollette di 20 anni fa. La denuncia dell’Unione Consumatori

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In questi giorni stanno arrivando avvisi di sollecito di pagamenti di bollette dell’Alto Calore da parte di una società di recupero crediti napoletana. L’anomalia è che molte delle bollette risalgono anche a 20 anni fa, come denuncia l’Unione Nazionale Consumatori.

L’azienda sta attraversando un periodo veramente drammatico: in questi giorni la magistratura ha sequestrato le auto di servizio, l’utenza è servita a fasi alterne e i dipendenti dell’azienda rischiano il posto di lavoro, come si legge nella nota del delegato provinciale: “a causa di una situazione debitoria pesante maturata con le diverse gestioni per lo più clientelari e fallimentari, frutto di scelte politiche scellerate”.

“Era necessaria una svolta nella gestione, rigorosamente pubblica ma manageriale, invece la politica non ha mai fatto un passo indietro – prosegue la nota dell’associazione -. Lo stesso De Stefano, al suo insediamento, aveva dichiarato di porre fine alle clientele e alle gestioni allegre, ma ha solo accumulato altri debiti e, come una ciliegina sulla torta, ha avuto prima  un avviso di garanzia e poi un rinvio a giudizio per peculato”.

L’Unione Consumatori chiude con una richiesta di dimissioni, diretta al Presidente De Stefano: “Nessuno del suo partito o dei sindaci che compongono l’assemblea dell’Alto Calore hanno avuto il coraggio o la decenza di richiedere le sue dimissioni. Le chiediamo noi a gran voce a nome dei consumatori ed utenti, sperando che la rivoluzione politica che ha segnato questo Paese nei giorni scorsi possa aver risvegliato qualche coscienza”.