Alterano bonifico di azienda al fornitore e incassano 7000 euro: il verdetto

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AVELLINO – Una condanna ad un anno e sei mesi e mille euro di multa (nel giudizio con rito abbreviato) per uno dei due imputati, difeso dall’avvocato Loredana Derisi e l’assoluzione per il suo presunto complice, un trentasettemne avellinese difeso dall’avvocato Antonio Iannaccone. La decisione del giudice monocratico del Tribunale di Avellino che, a chiusura dell’istruttoria dibattimentale (nella sua requisitoria il viceprocuratore onorario aveva invocato una condanna ad un anno e otto mesi) che ha mandato assolto il trentasettenne “per non aver commesso il fatto”.

I due rispondevano in concorso di frode informatica, intercettazione, impedimento o interruzione illecita di comunicazioni informatiche o telematiche e Installazione di apparecchiature atte ad intercettare, impedire od interrompere comunicazioni informatiche o telematiche. La vicenda è relativa al dirottamento informatico messo in atto secondo le accuse dei Carabinieri nel luglio 2019 dai due imputati nei confronti di una società di Cologno Monzese da parte di una di Monza. Circa settemila euro quelli che stando poi a quanto raccontato dell’imputato condannato, che aveva reso anche dichiarazioni autoindizianti ai Carabinieri, indicando il suo complice come destinatario finale della somma, per cui aveva messo a disposizione solo il conto. Circostanze che non sono entrate nel fascicolo del processo che dopo una questione di incompetenza territoriale ai celebrava ad Avellino.

La difesa dell’imputato assolto, il penalista Antonio Iannaccone, non solo si è opposto all’acquisizione nel fascicolo del dibattimento delle dichiarazioni rese dal complice (l’imputato condannato),ma ha anche eccepito la mancata sospensione del verbale una volta che erano emersi indizi contro lo stesso (che aveva indicato il trentasettenne assolto come il destinatario finale di tutta la somma e vero artefice, limitando la sua responsabilita’ ad una mera messa a disposizione del conto corrente bancario su cui erano confluiti i contanti). Accuse che non sono entrate nel processi, determinando l’ assoluzione dell’imputato.