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Ancora alta tensione al Pronto soccorso del Moscati

Un altro episodio carico di tensione si è consumato al Pronto soccorso del Moscati dove ormai si vive e si lavora in condizioni sempre più difficili. Questa volta per fortuna nessuna aggressione (come quella di una settimana fa ai danni di un infermiere) ma venerdì notte ha rischiato grosso un dirigente medico che si è ritrovato di fronte la furia del marito di una paziente in Pronto soccorso da 24 ore.

L’uomo aveva richiesto il ricovero della moglie presso il reparto di Cardiologia per poi dare in escandescenze, distruggendo un computer e facendo volare via alcune cartelle cliniche posizionate sulla postazione del dirigente che fortunatamente è rimasto illeso. L’uomo è stato identificato da due carabinieri in borghese, mentre la moglie ha ottenuto il ricovero nel pomeriggio di sabato scagliandosi verbalmente contro il personale sanitario.

Il Nursind intanto continua a denunciare le condizioni critiche del Pronto soccorso di Avellino che da marzo vedrà in organico soltanto undici medici e ventisei infermieri. Il sindaco delle professioni infermieristiche auspica una reazione della direzione sanitaria a questa escalation di violenza, nonché soluzioni organizzative in grado di evitare certi spiacevoli episodi.

 

 

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