Alta Capacità, Simeone: “Basta guerre politiche, si apra dibattito pubblico”

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“Lo scontro in atto, almeno verbale, sulle opere pubbliche in provincia di Avellino, ricorda un po’ le vecchie logiche che hanno portato solo alla perdita di risorse e di occasioni di sviluppo e non solo in Irpinia”. Il Segretario Generale Uil Avellino Benevento Luigi Simeone si sofferma sulla linea ferroviaria dell’Alta capacità Napoli-Bari e la stazione Hirpinia.
“Si rischia di realizzare un’altra battaglia politica su opere che dovrebbero essere indipendenti dalla fonte che ne genera la scelta, e che replica in questi giorni una pratica che prova a colorare il progetto, con improbabili  dissertazioni circa la sua fattibilità o la mancanza di progetti definitivi dell’intera opera, senza provare a confrontarsi circa la scelta strategica e di prospettiva per il territorio, rifacendosi ad analisi che il gestore della rete ha prodotto e relative alla domanda che insiste sul territorio, già superate dalla opportunità  di offrire al Mezzogiorno d’Italia un sito strategico per la realizzazione di una vera piattaforma  logistica  su cui è bene ricordare insisterà parte della Zes definita per la Campania”.
“Non si tratta di vedere se si parla di Alta Capacità o Alta Velocità, – continua Simeone- che sarebbero pure di difficile differenziazione, perché l’una si riferisce alla Frequenza (Capacità) per poter offrire più treni nel periodo di riferimento (quindi anche merci e non solo), l’altra di poter operare per ridurre i tempi di percorrenza, cioè ad Alta Velocità. Appare evidente che  prima della caratteristica dei Treni è la natura dei tracciati che incide sulla possibilità di raggiungere Alte Velocità, che per questo sono quando più possibile rettilinei, ma rilevato il grande squilibrio del trasporto delle merci verso la strada rispetto la sistema ferro ampiamente minoritario sul traffico delle merci”.
“Da quest’anno ci saranno treni su tratte AV/AC  che a 180Km/h sfrecceranno di notte tra Caserta e Bologna, quindi si dovrebbe comprendere la straordinaria occasione che esiste per l’area irpina verso il Mezzogiorno, e come non vi sia nessun bisogno né di assegnarsi medaglie né di attrezzarsi per degradazioni pubbliche, le opere servono alle comunità ed è al loro che bisogna pensare prima di ripresentare vecchi duelli che hanno fatto tanto male e che non ci possiamo più permettere”.
Simeone auspica un confronto pubblico. “L’Italia, con decreto del presidente del Consiglio dei Ministri 10 maggio 2018, n. 76, si è finalmente dotata di uno strumento di grande democrazia partecipativa, il dibattito pubblico che sulla scia del debat public francese ha finalmente definito i tempi e i modi in cui tutti possono partecipare alle scelte strategiche  per la realizzazione di grandi opere su un territorio”.
“Abbiamo quindi  la possibilità di capire, partecipare ed andare oltre le guerre politiche. Il decreto entrerà in vigore il 24 agosto 2018 e sarebbe opportuno che anche uno dei soggetti che possono (praticamente tutti Ministeri, Regioni, Province, Unione di Comuni, e 50.000 cittadini) chiedano l’apertura del dibattito pubblico sul completamento della tratta Valle Ufita/Orsara della linea AC/AV Napoli Bari, che non essendo ancora destinataria di un progetto definitivo può essere interessata dalla nuova procedura di partecipazione”.