Alluvione Solofra, Msn: “Vignola mortifica il senso civico del paese”

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Fango e detriti a Solofra

Le opposizioni hanno disertato l’ultima seduta di Consiglio comunale a Solofra in protesta rispetto all’atteggiamento tenuto dalla maggioranza sulla vicenda delle dimissioni fantasma di Pasquale Gaeta dalla carica di presidente del Consiglio comunale.

Intanto, monta la polemica nella città della concia che ieri pomeriggio è stata interessata da un forte acquazzone che ha riportato alla luce tutti gli elementi di fragilità di un territorio già duramente colpito un anno fa dall’alluvione del primo settembre.

Sul punto si registra la nota del Movimento Sole Nuovo, la sigla di giovani professionisti e cittadini che partecipò alle elezioni comunali del 2012 in sostegno alla candidatura di Paolo De Piano.

“Perché a distanza di oltre un anno, alla prima pioggia autunnale, in Via S. Lucia e Via G. Maffei le strade diventano ancora una volta un fiume di fango e detriti, facendo si che la paura aumenti più del livello dell’acqua nelle abitazioni e nelle attività commerciali della zona? – scrivono gli attivisti di Msn – Il problema è da ricercare a monte, nel vero senso dell’espressione, poiché gli alvei dei valloni della nostra Città (già tristemente famosi per i fenomeni calamitosi del passato) sono occlusi dalla vegetazione e dall’enorme quantità di legno (rami o interi fusti rovinati al suolo naturalmente) nel caso migliore, mentre sono divenuti vere e propri “alvei strada”, nel caso peggiore, che si innestano direttamente nell’abitato.

I rischi, quelli reali, sono stati riportati fortunatamente nel vigente Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico dell’Autorità di Bacino Campania Centrale, grazie soprattutto alle attività e al reportage proposto dal Circolo Legambiente di Solofra, recepito in occasione della fase di osservazioni al piano con un specifica errata corrige dello scorso Aprile.

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Una immagine di via Maffei a Solofra

L’attuale amministrazione, molto disattenta sulla questione, come del resto per le reali problematiche del territorio, invece di interessarsi alla tutela dei cittadini, ha ritenuto prioritario presentare assurde osservazioni al fine di svincolare l’area di piazza Marello e di via G. Maffei, rinnegando totalmente l’evento franoso che il primo settembre dello scorso anno ha colpito Rione S. Lucia.

Ancora una volta si mortifica il senso civico per difendere la scelta scellerata del progetto per la realizzazione di un Parcheggio bunker a piazza Marello, nell’ambito dell’accelerazione della spesa e per tutelare qualche interesse particolare lungo via G. Maffei.

Oggi, anche grazie all’attività e alla solerzia del circolo Legambiente di Solofra, fortunatamente è accertato che quell’area è a rischio: chiamiamolo idraulico, chiamiamolo da frana, da alluvione ma detto in maniera semplice, in quell’area, ancora oggi, alla prima pioggia la paura incombe sugli abitanti che non sono stati educati alle semplici regole di protezione civile, fondamentali in questi casi per la salvaguardia della vita umana.

Questa amministrazione ha giustificato l’aumento della TASI per coprire i costi dei lavori relativi al “celere intervento strutturale” (così è stato dichiarato) che in questa zona è stato fatto e che ora limita i danni rispetto al passato. Cosa vuol dire? Che prima con dieci minuti di pioggia poteva scapparci il morto, ora ce ne vogliono quindici? Limitati o non, i danni e soprattutto il pericolo per la vita umana, restano!

Aldilà delle colpe del passato, la questione ora è un’altra: Cosa si è fatto per cercare di eliminare una volta per tutte il problema? E’ stato approntato un progetto per ridurre i rischi, intervenendo a monte?

Nel consiglio comunale tenutosi subito dopo l’alluvione del primo settembre 2014 fu relazionato che per risolvere i problemi di Solofra servivano decine di milioni di euro. Immaginiamo che l’attuale sindaco, esperto politico e politicante esperto, abbia già fatto redigere progetti cantierabili validi e chiesto prioritariamente finanziamenti per questo tipo di interventi.

Di sicuro abbiamo misurato la grande sensibilità e capacità dell’amministrazione comunale circa la problematica del dissesto idrogeologico del territorio comunale visto che i LAVORI PER LA RIQUALIFICAZIONE E LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO DELL’ASTA DEL “VALLONE SCURO” non sono mai iniziati (forse mai inizieranno) e, quindi, si rischia concretamente di perdere (nuovamente) l’unico finanziamento di circa un milione di Euro, concernente questa problematica, il cui iter era stato avviato, tra l’altro, dalla precedente amministrazione ed anche la Regione aveva transitato sull’accelerazione della spesa (si ricorda che nell’agosto del 1993, in seguito a un evento di dissesto idrogeologico, si registrò una vittima e proprio sotto lo sbocco del Vallone Scuro, in località Sorbo, è in attività una scuola comunale per l’infanzia.)

Andiamo verso l’inverno. Le precipitazioni aumenteranno di intensità e frequenza. Rione Santa Lucia subirà ulteriori danni ed il ponte di San Nicola e tutta via G. Maffei saranno un nuovo fiume di fango e detriti. Si aspetta forse un aiuto divino?”, conclude la nota.

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