All’ospedale di Solofra nuova tecnica di ricostruzione del legamento del ginocchio

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L’intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore è la procedura chirurgica più praticata in Ortopedia. Inizialmente questo tipo di chirurgia era riservata a sportivi di alto livello o a pazienti giovani con elevate richieste funzionali.

Il miglioramento della tecnica chirurgica e dei risultati clinici ottenuti ha esteso l’indicazione anche a pazienti con più di 50 anni e a persone che seguono uno stile di vita sedentario con sensazione di ginocchio instabile.

Il legamento crociato anteriore è una struttura elastica posta al centro del ginocchio che si inserisce sulla tibia ed una sul femore. Prende il nome di crociato anteriore in quanto “incrocia” anteriormente l’altro crociato (il posteriore). Dal punto di vista biomeccanico, è il principale stabilizzatore del ginocchio, impedendo movimenti articolari anomali. Tuttavia, quando il trauma distorsivo supera una certa entità il crociato non regge e si rompe. I traumi in grado di provocare rottura avvengono generalmente con il ginocchio atteggiato in rotazione esterna.
Il legamento crociato non ha capacità di guarigione e una volta lesionato perde completamente o in parte la sua funzione; l’unica terapia per rispristinare la stabilità articolare è la ricostruzione chirurgico in artroscopia.

Il reparto di Ortopedia e Traumatologia del P.O. “Landolfi” di Solofra (Av) è sempre stato ai vertici regionali per i numeri di legamenti crociati anteriori (LCA) ricostruiti, grazie alla guida del dott. Di Filippo.

Proprio in virtù delle brillanti competenze acquisite sul campo e attraverso una continua attività di aggiornamento professionale in giro per il mondo, l’equipe chirurgica costituita dai dottori Santino Cuomo e Aurelio De Silva ha potuto effettuare, come primi in Campania e tra pochi in Italia, una nuova tecnica chirurgica per la ricostruzione del LCA per via Antero Mediale (AM) con sistema Rigidifix Curve.

“I recenti studi scientifici hanno evidenziato che l’esecuzione del tunnel femorale attraverso il portale Antero Mediale (AM) – precisa Santino – migliora la stabilità antero-posteriore e rotazionale del ginocchio, con possibilità di tornare al livello agonistico preoperatorio. Clinicamente, abbiamo osservato una maggiore stabilità rotazionale del ginocchio e una minore lassità in pazienti sottoposti a una procedura di ricostruzione mediate tecnica AM rispetto a quelli operati con tecnica Trans Tibiale (TT).”

“L’esecuzione del tunnel femorale attraverso il portale AM – precisa De Silva – ci permette di posizionare il neolegamento proprio al centro del footprint anatomico (inserzione) del legamento crociato anteriore, migliorando la cinematica e la propriocezione del ginocchio. I vantaggi della tecnica AM sono diversi: creazione di due tunnel (tibiale e femorale) in modo indipendente, possibilità di ricostruire solo il fascio danneggiato, conservare le fibre ancora funzionali.”

Concludendo, l’esecuzione di un tunnel femorale attraverso il portale AM permette un migliore posizionamento del neolegamento, che si traduce in una maggiore stabilità del ginocchio operato. Nei numerosi pazienti che sono stati operati con questa tecnica, prevalentemente sportivi, si sono ottenuti risultati funzionali nettamente migliori sia a breve che a lungo termine rispetto alle tecniche tradizionali, con ottimo recupero dell’attività sportiva.