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Allerta scabbia e Tbc al Moscati, Acone: “Profughi hanno malattie comuni”

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Il primario del reparto di malattie infettive dell’azienda ospedaliera Moscati di Avellino, il dott. Nicola Acone, stempera l’allarme sul caso dei 30 ricoveri di profughi di questo fine settimana.

Intervistato dall’emittente locale IrpiniaTv, Acone spiega: “I profughi hanno le stesse patologie che abbiamo noi. E’ periodo di influenza, dunque, è inutile ricondurre il pensiero a malattie esotiche o quant’altro”.

Ancora: “L’importante – continua Acone – è evitare che al pronto soccorso del Moscati, peraltro già affollato, arrivi di tutto e di più. Anche perché, chi è affetto da scabbia, con una doccia e con un trattamento a base di creme, dopo un periodo di isolamento di 24 ore poi potrà essere libero di stare con chiunque.

Oggi forse ricovereremo tre immigrato poiché si sospettano patologie respiratorio, anche se non sappiamo se si tratta di Tbc o banali polmoniti. In questo caso va fatto il ricovero e non per la scabbia o mal di testa”.

Acone infine ha lanciato l’appello alle Istituzioni: “L’Asl dovrebbe mettersi al servizio di questo problema, nessuno può chiamarsi fuori, nemmeno il Comune di Avellino. Il primo responsabile della sanità della città è sempre il sindaco“.

Così anche il manager del Moscati, Pino Rosato: “L’ospedale non deve diventare un Lazzaretto”.

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