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Allergie nascoste nella composizione degli alimenti: attenzione agli additivi dei cibi

spesa supermercato

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Con il proliferare continuo di allergie alimentari, l’attenzione scientifica e non solo è sempre più rivolta alla qualità e alla composizione degli alimenti che si portano in tavola. Senza accorgercene, infatti, ogni anno si consuma circa un chilo di additivi alimentari.

Si tratta di oltre tremila sostanze diverse che sono una delle cause principali di allergie in aumento negli ultimi anni.

A porre recentemente l’attenzione sull’argomento il congresso nazionale della Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (SIAAIC) svoltosi a Napoli.

Gli additivi alimentari comunemente in uso, come conservanti, stabilizzanti, coloranti, sono circa 360 e, inserendo nell’elenco anche gli aromi presenti in molti cibi, le sostanze completamente esterne al cibo, ovvero non appartenenti naturalmente a esso, raggiungono quota 3000.

Il loro utilizzo è molto scontato. Questi elementi servono a rendere i cibi più appetitosi e saporiti oppure contribuiscono a una più lunga conservazione, o ancora li fanno apparire più allettanti migliorandone il colore o il gusto.

Di pari passo con il proliferare di questi additivi alimentari, crescono anche le persone che manifestano allergie alimentari in Italia. Sono infatti oltre due milioni, pari al 3,5% della popolazione totale.

In Italia l’alimento più allergizzante negli adulti è la nocciola (26%), seguita dalla verdura (14%), frutta fresca, soprattutto pesche e albicocche (12%), crostacei (10%), pesce (7%), legumi (6%), semi (6%), grano (5%). Gli under 18 che soffrono di allergie alimentari sono 570mila, 270mila bimbi tra 0 e 5 anni, 180mila tra 5 e 10 anni e 120mila tra 10 e 18 anni.

Fra le allergie “nascoste” segnalate al congresso c’è anche quella al nichel, presente naturalmente in molti cibi. Sono circa cinque milioni gli italiani che manifestano sintomi generalizzati mangiando legumi, cioccolato o noci. Gli allergici o intolleranti agli additivi, infine, sono il 4% di chi non tollera uno o più cibi.

Il rimedio? Il metodo più semplice ed efficace per evitare la maggior parte degli additivi alimentari è l’abitudine a consumare in prevalenza cibi freschi e, se possibile, provenienti da coltivazione biologica e della stagione in corso.

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