Renato Spiniello – “Ho deciso di scrivere questo libro perché ero stanco di esprimermi soltanto attraverso i blog e i social. Mai come in questo periodo storico i libri sono detestati, odiati, derisi e bruciati e io per natura sono dalla parte degli emarginati”. Questi i motivi che hanno spinto il 33enne Luigi Capone, originario di Nusco e ideatore della conosciutissima pagina Facebook “Irpinia Paranoica”, a scrivere il suo primo romanzo.
“Allegri che tra poco si muore”, disponibile in libreria e sui canali online come Amazon e Ibs, narra l’Irpinia del precariato, dei bar e della periferia. Dei tantissimi giovani in fuga alla ricerca de “lu postu” di lavoro. Di una generazione e a una generazione, quella dei nativi digitali, dei precari, degli emotivamente instabili e degli eterni adolescenti divenuti trentenni appassiti.
“È un’opera – scrive l’autore – che parla di profondo Nord e di profondo Sud, dell’Italia e del mondo, in una teoria di personaggi e scene di genere che si susseguono come irrisolte comparse oniriche. Sono pagine sciolte di prosa spontanea, lasse narrative che danzano intorno a un nucleo, quello dell’amore per una ragazza e – perché no – del senso della vita. La cornice è quella di mille e più bar, che come piccoli limbi di penitenza disegnano situazioni grottesche. Amaro, intensamente depressivo, sconsolato e sconsolante, questo è però anche – inevitabilmente – un libro divertente, di una desolazione catartica che trova nella comicità il suo destino inesorabile”.
Dalla pagina “Irpinia Paranoica” al libro, ma passando anche per il film di Federico Di Cecilia “Irpinia Mon Amour”, in cui lo stesso Capone è autore di una storia.
Il libro verrà presentato in diverse tappe estive, a partire dal 20 luglio a Benevento, poi il 27 a Montecorice, nel Cilento. E ancora in Irpinia, il 10 agosto a Villamaina, il 16 a Trevico, il 19 a Sant’Andrea di Conza e infine a Cairano, il 22.