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Aliquote Tasi a Solofra, insorge l’opposizione

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Tiene banco a Solofra la questione delle Aliquote Tasi.

I componenti delle opposizioni hanno affisso sulle cantonate cittadine un manifesto, criticando aspramente l’atteggiamento dell’amministrazione comunale: “Lo spreco dei soldi dei cittadini – si legge -: altro che restituzione della T.A.S.I.”.

Il manifesta è firmato dai Consiglieri comunali Paolo De Piano, Gerardo De Stefano, Orsola De Stefano, Antonello D’ Urso, Nicola Moretti, Gabriele Pisano e Agata Tarantino.

“L’ Amministrazione comunale di Solofra – si legge ancora – non paga di aver imposto una tassazione illegittima ai suoi cittadini, incassando impropriamente per la TASI 2015 importi superiori a quelli effettivamente dovuti e mettendo le mani nelle tasche dei solofrani, si accinge ancora una volta a sperperare i soldi dei solofrani. Con i soldi pagati dai cittadini, il Sindaco e la giunta comunale hanno dato mandato con delibera di Giunta n° 57/2016 a un noto avvocato salernitano (liquidandogli anche un congruo acconto di euro 7.000,00 +IVA) per opporsi al ricorso del Tar di Salerno presentato dai consiglieri di minoranza per l’ annullamento della delibera di Consiglio comunale di aumento della TASI per l’ anno 2015 (delibera invalida perché approvata a tempo ormai scaduto, oltre il 30 luglio) che imponeva una tassazione raddoppiata per i solofrani. Come è evidente, questa Amministrazione e il suo Sindaco continuano a sprecare i soldi dei contribuenti solofrani, infatti pur avendo a disposizione l’ Ufficio legale del Comune (già pagato dai contribuenti con una spesa di circa 50.000 Euro/annui) elargisce altre migliaia di Euro per incaricare un legale esterno all’Ente per far pagare ai solofrani la differenza TASI per l’ anno 2015. Il Sindaco e l’ Amministrazione, rispetto a una questione chiara, avrebbero dovuto solo confermare ai cittadini la tariffa legittima per la TASI 2015 (1,5 per mille) e restituire immediatamente ad essi la parte fatta pagare in eccesso impropriamente. Tutto questo non è stato fatto e dopo il danno anche la beffa!”.

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