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Al Viva Hotel di Avellino, convegno su Medicina dello Sport

Approfondimenti e riflessioni Dal D.M.Balduzzi al Decreto del Fare sulla “ certificazione per la attività sportiva non agonistica e ludicomotoria e dotazione ed utilizzo dei defibrillatori”, al Viva Hotel Avellino 14 settembre 2013 ore 9.00. La giornata di approfondimento promossa dall’Ordine dei Medici e dalla Associazione Medico Sportiva Dilettantistica di Avellino è rivolta prevalentemente ai medici di famiglia e pediatri di libera scelta al fine di illustrare le principali novità rese dal MINISTRO DELLA SALUTE DI CONCERTO CON IL MINISTRO PER GLI AFFARI REGIONALI, IL TURISMO E LO SPORT e dal Premier Letta: un maggior rigore nelle visite di controllo e nella certificazione medica e la presenza obbligatoria negli impianti sportivi di defibrillatori e operatori formati. Sono queste le principali novità in campo di certificazioni sanitarie in ambito sportivo, introdotte inizialmente dal Decreto del Ministro della salute 24 aprile 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 169 del 20 luglio 2013″ in riferimento alla “Disciplina della certificazione dell’attività sportiva non agonistica e amatoriale e linee guida sulla dotazione e l’utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri salvavita”, firmato da Renato Balduzzi e Piero Gnudi, sconfessato però dopo pochi giorni dal Decreto del fare, grazie ad un emendamento, proposto da due senatori della repubblica, che ha corretto il decreto Balduzzi, semplificando la promozione dello sport per tutti: è stato abbrogato l’obbligo di certificazione per l’attività ludico-motoria ed amatoriale. Tale ravvedimento politico ha fatto sì che un provvedimento che rappresentava una garanzia importante per tutti quelli che amano fare sport con la dovuta sicurezza anche se non si tratta di attività agonistica, migliorando il livello di screening e di sicurezza e permettendo a coloro che si recano in palestra o svolgono attività a livello non competitivo, di affrontare con la massima tranquillità l’impegno sportivo, riducendo nettamente il rischio di tragedie nel mondo dello sport. Nello specifico il decreto abrogato conteneva varie disposizioni per chi fa sport e non è tesserato a federazioni o enti di promozione sportiva. Il certificato – sempre redatto da medico sportivo, medico di famiglia o pediatra – aveva validità annuale per chi ha almeno due delle seguenti condizioni: età superiore a 55 anni per gli uomini e 65 per le donne, ipertensione, fumo, ipercolesteloremia, ipertrigliceridemia, diabete di tipo II, obesità, familiarità per patologie cardiovascolari. Anche per chi ha patologie croniche conclamate il certificato aveva valore annuale. Non era tenuto all’obbligo di certificato chi svolge attività amatoriale occasionale o saltuaria, in forma autonoma e al di fuori di contesti organizzati, o con ridotto impegno cardiovascolare, come bocce, biliardo, golf o ballo. Era previsto invece un controllo medico annuale da medico di base, pediatra di libera scelta o medico dello sport per gli alunni che svolgono attività fisico-sportive organizzate dalla scuola, giochi sportivi studenteschi e attività organizzate dal Coni o da società affiliate a federazioni o enti e non siano considerati atleti agonisti. I promotori della modifica hanno così commentato lo stravolgimento della legge: “Nel decreto del fare, grazie ad un nostro emendamento è stato corretto il decreto Balduzzi, semplificando la promozione dello sport per tutti; è stato abrogato l’obbligo di certificazione per l’attività ludico motoria e amatoriale, sono stati eliminati così inutili costi per le famiglie e il Servizio Sanitario Nazionale, che avrebbero disincentivato le famiglie ad avere cura della propria salute attraverso la pratica sportiva”. Si condivide il parere espresso dall’ex. Ministro della Salute Balduzzi che a caldo ha commentato in questa maniera quanto accaduto “Abrogare in una notte cedendo ad alcune piccole lobby una norma di qualche mese fa costata un lungo procedimento, approfondimenti, finanche un parere del Consiglio superiore di sanità, non è esercizio di saggezza legislativa». Al termine della giornata si discuterà sulle direttive che obbligano le società sportive dilettantistiche e quelle professionistiche, a dotarsi di defibrillatori semiautomatici, le prime entro ottobre 2015, le seconde entro ottobre 2013, con oneri a loro carico.

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