Al via l’Identità digitale unica per servizi pubblici e privati: cos’è e come funziona SPID

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A partire dal 15 marzo 2016 i primi tre gestori di identità digitale accreditati da AgID renderanno disponibili le prime identità digitali. Si tratta di InfoCert, Poste Italiane e Tim, ai quali cittadini e imprese potranno rivolgersi per richiedere l’identità digitale SPID (Sistema Pubblico per l’Identità Digitale), che consente l’accesso con credenziali uniche ai servizi online di amministrazioni e privati aderenti al sistema.

Fra il 15 marzo e il mese di giugno 2016 saranno oltre 600 i servizi disponibili e accessibili tramite SPID, da qualsiasi dispositivo di fruizione e con la totale garanzia di sicurezza, tutela della privacy e protezione dei dati personali.

Cos’è SPID? Si tratta di un nuovo sistema di login che consente a cittadini e imprese di accedere con un’unica identità digitale ai servizi online di pubbliche amministrazioni e imprese aderenti: un’unica soluzione che razionalizza password e codici usati oggi per usufruire dei servizi online di pubbliche amministrazioni e imprese. Un pin unico che vuole funzionare, dunque, come una sorta di “codice fiscale” e che vuole consentire di abbandonare i concetti di file e faldoni.

Come funziona nel concreto per i cittadini? Il nuovo sistema permette di accedere con credenziali uniche ai servizi online della pubblica amministrazione e dei privati che aderiscono al servizio. Con un’unica password quindi si potrà accedere a centinaia di servizi online, dal fisco alla sanità. Tutti i cittadini che lo desiderano potranno fare richiesta a una delle tre società accreditate per ottenere la “chiave” a partire dal 15 marzo 2016. Con un’unica identità digitale, ad esempio, si potranno fare pagamenti, pratiche sanitarie, effettuare 730 precompilato o certificazione Isee, come pure accedere allo sportello telematico di Imu, Tari e Tasi. L’accesso sarà semplice, sicuro e veloce da pc, smartphone e tablet.

Tre livelli di sicurezza. Sono tre le tipologie di identità SPID che corrispondono a crescenti livelli di sicurezza (il sistema assicura sempre la piena protezione dei dati personali, tutela la privacy e scongiura la profilazione degli utenti). Il cittadino potrà ricevere il “pin unico” a costo zero per i primi due livelli di sicurezza (primo livello: autenticazione tramite ID e password stabilita dall’utente; secondo livello: autenticazione tramite password e generazione di una One Time Password inviata all’utente). C’è poi un terzo livello, associato a una sorta di smartcard a pagamento, pensato in particolare per i professionisti.

Quali sono le prime amministrazioni ad aderire al progetto? Agenzia delle Entrate, Equitalia, Inps, Inail, Comune di Firenze, Comune di Venezia, Comune di Lecce, Regione Toscana, Regione Liguria, Regione Emilia Romagna, Regione Friuli Venezia e Giulia, Regione Lazio, Regione Piemonte e Regione Umbria. Il percorso di implementazione del sistema di login SPID da parte di tutta la pubblica amministrazione italiana durerà 24 mesi. Le adesioni saranno progressive, quindi dal 15 marzo 2016 inizia solo un iter che richiederà aggiustamenti per fare in modo di accrescere la domanda di digitale tra gli italiani e per aumentare l’offerta di servizi.

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