L’adolescenza come problema, l’adolescenza come opportunità: la sanità si confronta con la scuola e la famiglia e dalla sinergia tra le tre componenti fondamentali nella vita di ciascun individuo ne scaturisce un’analisi della complessa fase di passaggio dall’infanzia all’età adulta.
“Quale futuro per l’adolescenza? Un futuro da costruire” è il tema dell’incontro-dibattito che si terrà nella mattinata di domani, 22 marzo, nell’aula magna dell’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino (Città ospedaliera, primo piano, settore B), con inizio alle ore 9. L’evento, organizzato dal responsabile dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile, Alfonso Leo, rappresenta la fase conclusiva di un progetto, realizzato dall’Azienda in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale di Avellino. In tutti gli Istituti scolastici secondari di primo e secondo grado del capoluogo e della provincia agli studenti e ai loro genitori sono stati somministrati dei questionari, in forma anonima, per conoscere le aspettative sui servizi offerti sul territorio e il livello di soddisfazione per quelli già esistenti.
Circa 5mila le schede compilate da alunni e adulti e i dati restituiti dal monitoraggio saranno analizzati nel corso del convegno, che vedrà la partecipazione, tra gli altri, del Presidente del Consiglio della regione Campania, Rosa D’Amelio, del Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Rosa Grano, e del Vicedirettore della Caritas Diocesana di Avellino, Don Vitaliano Della Sala.
“Si tende a credere – sottolinea Leo – che l’adolescenza sia un periodo difficile, una sorta di malattia passeggera da superare in qualche modo. Non si comprende, invece, che esistono bisogni e attese specifici a cui dare una risposta. L’inchiesta effettuata nelle scuole irpine ha avuto proprio questo scopo: capire cosa si aspettano dalle istituzioni i ragazzi e le loro famiglie”.