Il M.A.T. s’illumina d’arte. Domenica 3 dicembre il Museo Archeologico Taurasi ed il Castello Marchionale apriranno le porte ai visitatori con una novità. Le sale saranno arricchite della presenza delle opere dell’artista irpino Emiliano Stella che, attraverso un richiamo in chiave contemporanea al tema della natura e dell’arte classica, esporrà 6 opere con un unico filo conduttore: la sacralità del linguaggio artistico.
Stella invita così gli spettatori ad immergersi nella sacralità del linguaggio artistico e si domanda se esso è ancora il viatico di riflessioni e prese di coscienza possibili.
Nella cornice del Castello Marchionale un satiro ed una driade accoglieranno i visitatori per dialogare con le quattro visioni concepite da Emiliano Stella: artista che vanta un background di oltre 20 anni di esperienza in esposizioni (tra cui la collettiva “Fragile Living” di Berlino, la partecipazione alla 54° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia e la Mostra permanente all’Istituto Banco di Napoli – Fondazione).
La mostra sarà visitabile dal 3 dicembre all’8 gennaio dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.00 . Il vernissage, invece, è in programma domenica 10 dicembre 2023, alle ore 11.00: intervengono Antonio Tranfaglia, sindaco di Taurasi, a cui sono affidati i saluti istituzionali. Introducono la cerimonia d’inaugurazione il professore Flavio Coppola, direttore del M.A.T., e l’architetto Giovanni Casparriello.
BIOGRAFIA PROFESSIONALE DI EMILIANO STELLA
Emiliano Stella nasce ad Avellino nel 1978. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Napoli al corso di pittura del maestro Gianni Pisani. Tra le principali esposizioni sono da ricordare nel 2020 la mostra personale Microsfera PE, curata da Barbara Matetich presso il P.A.N. Palazzo delle Arti Napoli; nel 2019, come unico italiano selezionato espone a Berlino alla Green Hill Gallery alla collettiva Fragile Living a cura di Bobbi Jo Brooks.
Nel 2018 partecipa a due mostre collettive, all’AXRT Contemporary Gallery dal titolo ECO Sostenibilità Visionaria, curata da Stefano Forgione e a Cantina Montone, in occasione della 14a Giornata del Contemporaneo AMACI a cura di Pietro Montone. Nel 2016 entra a far parte della collezione permanente dell’Istituto Banco di Napoli Fondazione. Nel 2015 partecipa ad una collettiva al Museo Diocesano di Napoli intitolata “Il popolo di San Gennaro”, un dialogo tra nuova figurazione e religione.
Nel 2011 espone alla IV Biennale Giovani Artisti Campani “A regola d’arte” e, alla 54° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Lo Stato dell’Arte, a cura di Vittorio Sgarbi. Nel 2010 e nel 2011 espone a Londra all’Acquire Arts Gallery in due collettive internazionali: “The Dream Machine. Chapter one: Diary of a DNA” e “Star(T)Dust”, curate da Plasticine Art Factory.
Tra il 2006 e il 2007 partecipa alla collettiva itinerante “A3”, reportage sull’arte visiva di strada, esponendo alla Not Gallery di Napoli, al Bologna Arte Fiera e al MIART. Curata da Marcello Carriero è la sua prima personale nel 2006 allo Studio Fontaine di Viterbo. Sempre tra il 2006 e il 2007 partecipa all’altra versione della Biennale di Venezia, in collaborazione con Philippe Daverio. Nel 2006 in esclusiva con la galleria AlArteContemporanea partecipa a: “Catania Arte Fiera”, ” ArtVerona 2006″, “Arte Padova 2006″, ed alla collettiva “Human@rt”. Nel 2002 è selezionato fra i 50 artisti emergenti italiani dalla rivista Arte Mondadori.