Air Campania, D’Ercole (FdI): “Utenti TPL come bestiame da macello. Ennesimo fallimento di De Luca”

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Da oltre un anno Fratelli d’Italia denuncia le condizioni pietose del trasporto su gomma
affidato a quella che un tempo era A.IR., Autotrasporti IRpini, Ora AIR-Campania.
Già lo scorso anno, nell’ambito di un’accesa polemica, il management di AIR si difese
ammettendo, di fatto, le colpe: sostenendo infatti che vi fosse almeno un guasto mensile, in particolare sulla tratta Avellino – Napoli.

In maniera davvero impudente, tra l’altro, luglio dello scorso anno, AIR sosteneva che i mezzi “sulla tratta Avellino-Napoli (centro direzionale), (…) sono in servizio normalmente bus Euro 5 e Euro 6!”. La realtà dei pendolari, che quotidianamente prendono il bus per recarsi a Napoli è, invece, ben diversa: basta osservare le targhe dei bus che quotidianamente si fermano in autostrada per rendersi conto che sono mezzi immatricolati oltre 20 anni fa, nella migliore delle ipotesi Euro3!

E allora non servono le scuse pubbliche a mezzo social, non servono messaggi rassicuranti
circa 5 nuovi mezzi in circolazione (una patetica goccia nel mare) servono interventi netti,
chiari da parte di tutti i rappresentanti irpini, a livello regionale e nazionale per far
comprendere ai vertici regionali che una delle pochissime (se non l’unica) provincia
d’Italia a non avere il collegamento ferroviario ha diritto ad avere almeno un trasporto su
gomma che rasenti la decenza.

L’ultima invenzione deluchiana, l’accorpamento ad AIR di una serie di realtà di trasporto
pubblico locale campano vicine al fallimento ha, ovviamente, prodotto un peggioramento
della situazione. E avrebbe dovuto trovare il fiero e feroce contrasto dei nostri
rappresentanti: infatti, il management non può a questo punto focalizzarsi sull’unicum
irpino, ma deve barcamenarsi tra provincie estremamente popolose ma servite anche dalla
ferrovia! E quindi, si perpetua il disegno deluchiano di marginalizzazione della provincia
di Avellino, nei trasporti, come nella sanità, come in ogni scelta strategica regionale.

Ma le ultime vicende denunciano anche costanti, quotidiani rischi per l’incolumità dei
trasportati: ci chiediamo se sia accettabile – come da ripetute documentazioni fotografiche
– il trasbordo degli utenti da un bus all’altro in piena autostrada, senza alcun sistema di
sicurezza; se sia ammissibile affidare la sicurezza dei nostri concittadini a mezzi di oltre 20
anni di servizio? Cosa dobbiamo attendere? Un’altra tragedia come ad Acqualonga?
Ricordiamo a noi stessi che il mezzo protagonista di quella tragedia era meno anziano dei
bus che abitualmente vanno a Napoli ed ugualmente malandato.

Pertanto, Fratelli d’Italia chiede, sostituendosi a chi è stato eletto a rappresentare gli
interessi irpini, la immediata eliminazione dai viaggi dei mezzi con più di 12 anni; la
immediata eliminazione dai viaggi dei mezzi con meno di 12 anni che in tre mesi hanno
riscontrato più di due guasti; l’interruzione immediata della pratica del “trasbordo
selvaggio” autostradale; l’elenco e l’età dei mezzi che collegano quotidianamente l’Irpinia
a Napoli.

La provincia di Avellino, che purtroppo ha attribuito a De Luca quasi l’80 per cento dei
consensi e che ha eletto rappresentanti muti su tale scandalo, non merita comunque di
vedere gli utenti del Trasporto Pubblico Locale correre quotidianamente rischi per la
propria incolumità; in una epoca, tra l’altro, di transizione ecologica, gli utenti del TPL
dovrebbero essere premiati e non trattati alla stregua del peggiore bestiame da macello.