Aggressioni alle forze dell’ordine, giro di vite sulle pene

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E’ stato presentato in Senato il Disegno di legge 346 volto a garantire la punibilità degli autori di aggressioni in danno di esponenti delle Forze dell’Ordine, per quanto attiene sia al reato di violenza o minaccia che di resistenza a pubblico ufficiale, elevando le pene prevista dal codice penale da 6 mesi a 4 anni (pena minima) e da 5 anni a 10 anni (pena massima).

Secondo i presentatori del Ddl questo incremento di pena consentirebbe di aggirare le norme vigenti sulle misure alternative alla detenzione, che attualmente prevedono per i condannati a pene inferiori a quattro anni, la possibilità di evitare il carcere.

Il Ddl modificherebbe gli articoli 336 e 337 del codice penale in materia di violenza, minaccia o resistenza a pubblico ufficiale. Inoltre, verrebbero introdotte aggravanti quando il reato venisse commesso con l’utilizzo di armi. A fronte di un continuo incremento delle aggressioni su strada alle FF.OO. che nelle strutture detentive a danno dei poliziotti, solo nell’ultimo anno è stato del 21,6%, diventa urgente intervenire per garantire chi difende i cittadini di essere anch’esso tutelato e protetto, introducendo nuove norme che possano esercitare un potere di deterrenza e arginare la percezione di impunità che i recenti casi di cronaca tendono ad evidenziare.