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Addio monetine da 1 e 2 centesimi, ma occhio agli arrotondamenti

Addio monetine da 1 e 2 centesimi. Dal 1 gennaio 2019, infatti, la Zecca dello Stato non conierà più i tagli minori, anche se ovviamente continueranno a circolare (almeno fino al loro esaurimento) e manterranno integro il loro valore legale. L’eccessivo costo di produzione, gestione e distribuzione alla base di una decisione stabilita dalla conversione dell’emendamento legato alla Legge Finanziaria dello scorso anno, ossia la 96/2017.

Secondo quanto rende noto il Poligrafico e Zecca dello Stato, abbiamo speso circa 10 milioni di euro l’anno (iva esclusa) per coniare circa 350 milioni di monetine da 1 e 2 centesimi; nello specifico 230 milioni di pezzi da 1 e 170 da due centesimi. Nel 2016 erano stati rispettivamente 236 milioni e 129 milioni, mentre l’anno precedente al Ministero dell’Economia era stati consegnati 144 milioni e 134 milioni.

Occhio, però, agli arrotondamenti. La norma prescrive infatti di arrotondare i prezzi al multiplo di 5 centesimi più vicino, per eccesso o per difetto.

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