Addio Giuliano Gemma, eroe del western all’italiana

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ROMA – È morto a 75 anni l’attore Giuliano Gemma. Ha perso la vita in un incidente stradale a Cerveteri, dove viveva, vicino a Roma. Era nato a Roma il 2 settembre del 1938. Tra i film più recenti ai quali aveva partecipato, anche To Rome with Love di Woody Allen. Era sposato con la giornalista Baba Richerme e aveva due figlie, Vera e Giuliana, da un precedente matrimonio. Domenica scorsa aveva ricevuto un premio alla carriera al festival Terra di Siena. Gemma è rimasto coinvolto in un impatto frontale mentre era a bordo della propria auto, che si è scontrata con un’altra autovettura. Trasportato subito presso l’ospedale di Civitavecchia, le sue condizioni erano immediatamente apparse critiche. Nell’incidente ci sono stati anche due feriti, un uomo con suo figlio. Giuliano Gemma aveva conquistato grande popolarità alla metà degli anni Sessanta grazie a una serie di western italiani come Una pistola per Ringo e Il ritorno di Ringo di Duccio Tessari, Arizona Colt di Michele Lupo, Adiòs Gringo di Giorgio Stegani. In realtà la sua carriera era iniziata molto prima, quand’era giovanissimo e grazie alle sue doti atletiche (con una particolare inclinazione per la boxe) aveva spesso lavorato come stuntman. “Io, più che un attore, volevo essere uno sportivo – aveva detto in un’intervista – lo sport mi ha sempre affascinato molto e invito i giovani a fare sport, perché richiede sacrificio e il sacrificio servirà anche in altri momenti della vita”. Nel 1958 Dino Risi lo prende per una piccola parte nella commedia Venezia, la luna e tu con Alberto Sordi e Nino Manfredi. Ma sono gli anni della Hollywood sul Tevere e un ruolo in un “sandalone” – così venivano chiamati i film di genere peplum – non si nega a nessuno, men che mai a un ragazzone con quel fisico. E Gemma diventa un centurione per il kolossal dei kolossal, Ben Hur di William Wyler. Una semplice comparsata che però gli servirà come trampolino di lancio nel mondo del cinema – anche se altri “sandaloni” non mancheranno, da Maciste, l’eroe più grande del mondo a I due gladiatori. È mentre sta facendo il servizio di leva come vigile del fuoco che Duccio Tessari lo sceglie per interpretare un biondissimo Krios in Arrivano i Titani: il film, mitologico con humor, si rivela un grande successo commerciale anche all’estero. Compare anche in Il gattopardo di Luchino Visconti, è il generale garibaldino amico di Tancredi, poi arrivano le produzioni internazionali come Angelica e Angelica alla corte del re. repubblica.it

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