“Rispettiamo quanto contenuto nel documento relativo alla conferenza stampa della Società Irpiniambiente e non entriamo in merito alle situazioni di cui non siamo a conoscenza, pur esprimendo solidarietà ai Comuni che per varie vicende non sono completamente in regola a causa delle ordinarie difficoltà legate all’attività amministrativa”. Così controreplicano gli amministratori del Vallo di Lauro Franco Addeo e Salvatore Alaia che stanno protestando contro il trasferimento dei servizi del ciclo rifiuti alla società IrpiniAmbiente. “Contemporaneamente – continuano i due sindaci – ribadiscono con estrema fermezza che i Comuni in regola con tutti gli adempimenti relativi alla legge, debbano essere tutelati dall’evenienza di un ulteriore aggravio di spese a carico delle cittadinanze. Significa che la nostra protesta terminerà allorquando la Società Irpiniambiente realizzerà, per i Comuni in regola con la legge, lo stesso servizio a parità di costi attualmente previsti dai Comuni stessi. Precisiamo, inoltre, che non abbiamo mai beneficiato di interventi finanziari dalla provincia di Avellino per evitare il dissesto, né realizziamo o conosciamo attività amministrative “fantasiose”, né abbiamo sottoscritto contratti di lavoro clandestino o fuorilegge. Infine, teniamo a far sapere non abbiamo subito nessun “corto circuito” nella richiesta di trasferimento del personale alla Società Irpiniambiente perché siamo protetti dalla documentata e comprovata trasparenza amministrativa attuata in oltre un decennio di pubblica attività. Per finire riteniamo quanto meno irriguardoso ed offensivo, salvo approfondimento in tema, che si possa affermare da parte della Società Irpiniambiente “che sono proprio i sindaci ad alimentare un diffuso sistema di illegalità” . A tal proposito, per il momento, rispetto a quanto è stato scritto, ci limitiamo a dire che per noi la parola Sindaco si scrive con la S maiuscola. E la protesta continua”.