Ad Ospedaletto, c’è una Contessa che ama il jazz…

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Musica jazz
Musica jazz

Blogger – Cos’era? Non lo so. Quando non sai cos’è, allora è jazz (Alessandro Baricco).

Si parte il 9 ottobre al “La Contessa jazz di Ospedaletto”, splendida realtà ormai molto frequentata da un pubblico di appassionati del genere che arriva dall’intera Campania.

Ambiente caldo ed accogliente, di giorno bar, di sera club del jazz. Un po’ come il locale storico Pugliese  Moody jazz caffè.

Al calare delle tenebre nulla, insomma è più come appare. Anche se la musica in sottofondo, selezionata dal mitico Luciano ha sempre il sapore di jazz, in tutte le sue declinazioni e sfumature, perché nel jazz mai nulla è uguale, ed una esecuzione di uno stesso brano può sempre donare un altro mondo, ed un altro viaggio da percorrere, con altri visi da guardare e mani da stringere.

E Luciano e Cinzia che sono l’anima de La Contessa danno sin da subito la sensazione di casa, di un porto riparato in un cui approdare quando fuori è freddo ed il vento taglia il volto, il resto d’altra parte sarà la musica a farlo.

E non una musica qualunque, ma perdonatemi la musica d’eccezione ciò che Rogers definisce “la rivolta dell’emozione contro qualsiasi forma di repressione”, ciò che va solo assorbito perché nessuna parola è in grado di contenerla e definirla.

Quando quindi si incontrano personaggi come Luciano e Cinzia, non si può non amarli subito ed interessarsi alla loro storia.

Pensate, tutto comincia da un piccolo Bar, il libertango, nel nome già  tutto un racconto, Piazzolla, che evoca atmosfere particolari e luci soffusi, corpi che scivolano vicino sfiorandosi.

Il piccolo spazio non consente loro di realizzare il sogno della musica live e quindi si mettono alla ricerca di una location che possa essere loro congeniale e la trovano sulla strada che conduce al Santuario di Montevergine. Beh proprio una strana coincidenza!!

Lì in quel luogo nasce La Contessa jazz, che in pochi anni è entrata di diritto tra i locali di jazz più importanti e conosciuti della Campania. Tutto è curato, attenta Cinzia al dettaglio, acustica perfetta, si da assolutamente spazio alla musica di altissimo livello ed il programma di questa stagione ne è davvero un esempio evidente.

Il 9 ottobre apre Ulf Wakenius, genio della chitarra, con collaborazioni con Metheny e Peterson, Hancock, ed Hall, ed un bel po’ di album all’attivo ed una sublime vicinanza artistica alla cantante coreana Yun sun Nah,  con il suo hammond trio, come perdere una serata del genere.

Si continua poi il 31 ottobre con Francesco Cafiso, enfant prodige del jazz che miete da sempre successi internazionali , che arriva al club in duo.

Il 13 novembre è la volta di Alessandra Quarta Quintet e si chiude novembre davvero in maniera degna perché arriva Fabrizio Bosso, in quintetto. Bosso non ha bisogno di alcuna presentazione, è la  Tromba per eccellenza è la dimostrazione di come il jazz possa davvero cambiare la vita di chi lo incontra sulla propria strada.

Chiude la rassegna nel mese di dicembre l’eclettica  Michele Hendriks, figlia d’arte e regina dell’improvvisazione.

Un programma d’effetto non c’è che dire, sicuramente da non perdere,  che non ha bisogno d’altro che non sia immergersi nelle note e nella musica, che da sola saprà farsi capire e che non ha bisogno di vie di fuga e di interpreti o sottotitoli.

E forse a questo punto mi sembra calzante la citazione di Winton Marsalis: “La gente pensa che stia cercando di dire che il jazz sia meglio della musica pop. Non ho bisogno di dirlo – è ovvio.”

Buona fortuna agli amici de La Contessa e noi ci “ sentiamo” alla prossima!!!

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