Acs – Terza bocciatura per il bilancio, revocato Maselli e il CdA

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Ore 20.30 – Con la stessa percentuale di quote societarie l’assemblea dei sindaci-soci revoca il presidente Franco Maselli e il suo CdA (50,49% a favore della revoca contro il 33,67%). Il centrodestra presenterà formale richiesta al Collegio sindacale per convocare entro 10 giorni una nuova assemblea dei soci (il termine massimo è fissato in 30 giorni) nella quale, con buona probabilità e secondo le indicazioni emerse anche in serata, dovrebbe essere proposto il nome di Franco D’Ercole (PdL) alla presidenza, supportato da un direttivo UdC.

FOTOGALLERY 1 Tutte le immagini dell’assemblea dell’Acs
FOTOGALLERY 2 Le immagini del corteo di protesta dei dipendenti dell’Acs

ore 20.00Il bilancio non passa. 50,49% vota contro, 38,61% a favore. In precedenza i tecnici del CdA di Maselli non avevano ammesso ai lavori assembleari il documento proposto da Abate. Centrodestra compatto con i rappresentanti di UdC, Pdl fino a Noi Sud e Adc. Approvate poi le modifiche statutarie all’unanimità (passaggio fondamentale per l’affidamento in house) e rinviate le nomine dei componenti della commissione controllo.

ore 18.30 – Prende la parola Maselli: “E’ il momento di eliminare metodi che non appartengono alla politica ma ad altri tipi di organizzazione. Ho sempre detto che questo CdA non sarà mai d’ostacolo ad una intesa tra sindaci. Evidentemente qualcuno preferiva che il bilancio fosse in passivo per il terzo anno consecutivo”.

ore 18.18 – Il sindaco di Montemiletto Eugenio Abate ha avanzato all’assemblea una azione sociale di responsabilità nei confronti del CdA e del presidente dell’Acs, spiegando le ragioni della richiesta della inversione dell’odg. A breve l’assemblea deciderà se accettarla o meno. “Chi cavalca l’onda dell’etica dell’acqua pubblica – spiega Abate provando a rassicurare le decine di dipendenti dell’Acs in sala – prova solo a contenere il dato di fatto che Maselli non ha più una maggioranza che lo sostiene”.

ore 18.10 – Scintille tra il sindaco di Nusco Giuseppe De Mita e Franco Maselli. In sala si respira una atmosfera tesissima che il sindaco di San Martino Ricci definisce ‘da Padrino’.

ore 17.40 – Il sindaco di Avellino Pino Galasso presenta all’assemblea le dimissioni di Maselli. “Mi faccio garante delle dimissioni – dice il sindaco – a patto che l’assemblea approvi il bilancio per dare una risposta a tanti operatori che vedono a rischio il proprio posto di lavoro”. In questo senso si registrano gli interventi a favore dei sindaci Testa (Roccabascerana) e Capone (Montella).

ore 17.35 – L’assemblea si apre con la presenza dell’88,6% delle quote, che corrispondono a 107 Enti (Provincia di Avellino e Comuni del Sannio e Irpinia) su 128. Il sindaco di Montemiletto Eugenio Abate ha chiesto di discutere subito la revoca, invertendo così l’ordine del giorno. Maselli si è opposto. Ha preso la parola il sindaco della città capoluogo Giuseppe Galasso

ore 17.30 – Consegnate le deleghe. A breve l’inizio dei lavori. Prima ipotesi: se Maselli si presenta dimissionario da subito il centrodestra compatto potrebbe votare il bilancio, chiedendo la convocazione

ore 17.00 – Sono presenti vari esponenti politici: da Lengua a Iovino, a Todisco a Gianluca Festa, a Cusano, Angelo D’Amelio, per la provincia Giaquinto, De Conciliis, Solimine e rappresentanti del centrosinistra alternativo.

Ore 15.30 – All’esterno della sede di Corso Europa, in attesa dell’arrivo dei soci-sindaci, si sono riunite circa duecento persone tra lavoratori Acs e sigle sindacali. Cori contro la politica e in favore dell’approvazione del bilancio gli slogan più gettonati dai manifestanti. L’intento è quello di prendere parte all’assemblea che dovrebbe avere inizio tra circa mezz’ora.

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