Gestione del ciclo integrato delle acque di Irpinia e Sannio, stamane primo summit a Palazzo Caracciolo, sede della Provincia di Avellino, dove si è discusso sulla nuova legge regionale di riordino del sistema idrico in Campania in vigore dallo scorso dicembre, che ha istituito il distretto unico Irpinia – Sannio.
Presenti oltre al presidente della Provincia di Avellino Domenico Gambacorta, il presidente dell’Ente Provincia di Benevento Claudio Ricci, il sindaco di Avellino Paolo Foti, il sindaco di Benevento Fausto Pepe e il Commissario dell’Ato Calore Irpino Giovanni Colucci.
I riferimenti istituzionali presenti oggi a Palazzo Caracciolo, aggiornando il tavolo per il prossimo lunedì alla Rocca dei Rettori (sede dell’Ente Provincia di Benevento), hanno concordato sulla road map da seguire in vista dell’applicazione della legge di riordino del servizio idrico integrato in Campania.
La legge, infatti, consente ai due gestori principali – oggi presenti in Irpinia (Alto Calore Servizi) e Sannio (Gesesa) – di unirsi così da salvaguardare il personale attualmente impiegato nelle due società. Ma c’è tempo fino al 4 giugno, dopodiché interverrà direttamente la Regione con un bando di gara che potrebbe destinare l’oro blu dell’Irpinia e del Sannio nelle mani di una società privata.
Sarà necessario però un confronto ed una serie di discussioni per invitare le due società a convolare a nozze, garantendo così la pubblicità della risorsa acqua.
Sullo sfondo, infatti, resta lo spettro, pur paventato stamane in Provincia, dei privati: “Senza un accordo tra Acs e Gesesa, che non è solo politico, si va verso una gara pubblica che potrebbe escludere sia l’una che l’altra società – ha detto Fausto Pepe -. Noi non vogliamo che questo accada. Dal punto di vista istituzionale e politico abbiamo il dovere di salvaguardare le nostre società. Potremmo anche trovare un gestore unico che parla il linguaggio dei nostri rispettivi territori ma abbiamo un termine ben preciso da rispettare”.
Pepe non ha comunque escluso del tutto l’ipotesi del privato, poiché, secondo la fascia tricolore sannita “… se l’acqua viene gestita direttamente dai comuni non diventa più una risorsa ma una zavorra”.
Critiche alla riforma regionale da parte di Domenico Gambacorta: “Questa legge è stata partorita troppo in fretta. Alto Calore Servizi ha i conti che non sono in ordine e questo lo sappiamo, ci incontriamo per capire come governare i processi futuri”.
Da Paolo Foti è infine arrivato l’invito alla collaborazione: “Occorre favorire la collaborazione tra gli Enti e salvaguardare i livelli occupazionali. Questo è il nostro indirizzo, le società trovino la migliore forma di dialogo”.