Renato Spiniello – Visita irpina per il vice presidente della Giunta Regionale Fulvio Bonavitacola, chiamato a discorrere sul tema “Dissesto Idrogeologico e pianificazione comunali di Protezione Civile” presso la sala Convegni del Carcere Borbonico. Iniziativa già largamente anticipata la scorsa settimana dalla dott.essa Claudia Campobasso del Genio Civile e a cui hanno preso parte anche il Presidente della Provincia di Avellino Domenico Gambacorta e la Prefetta Maria Tirone.
“Dobbiamo rivolgere più attenzione alla manutenzione” spiega il numero due di Palazzo Santa Lucia ad una platea composta, per lo più da sindaci irpini ma anche dall’ex senatore De Luca, Roberta Santaniello e dai vertici territoriali delle Forze dell’Ordine.
“Un mozzicone di sigaretta – continua Bonavitacola – è innocuo in un sottobosco presidiato, mentre senza manutenzione anche quel piccolo moncone può causare un vasto incendio”.
Di recente la Regione Campania ha destinato 30 milioni del Patto per il Sud alla difesa del suolo e agli interventi di manutenzione proprio per prevenire criticità nelle zone maggiormente colpite dagli incendi boschivi. Ma quanto sarà destinato all’Irpinia? “Previsti da programma interventi di sistemazione oltre che di manutenzione – spiega l’esponente della Regione – a quel programma in origine erano destinati in tutto 150 milioni di euro, di cui 36 andavano alla provincia di Avellino. Ne sono stati estrapolati altri 30 per gli interventi più urgenti di manutenzione, dunque una quota che non inciderà sul finanziamento delle nuove opere”.
Bonavicatola, che ha la delega anche all’ambiente, conosce bene la vicenda ex Isochimica di Borgo Ferrovia. “La Regione sta facendo molto – dice – siamo in una fase operativa, le indagini sono state completate e c’è un progetto di bonifica. Stiamo rispettando i tempi in accordo con il Comune di Avellino”.
Infine la questione idrica, che continua ad attanagliare la nostra terra: “Quest’anno l’emergenza è stata amplificata dalla siccità straordinaria, ciò richiede interventi nel breve periodo. Abbiamo invitato tutti i soggetti gestori a prendere anche decisioni di emergenza come l’attivazione di campi pozzi non utilizzati o la connessione dei territori alle reti di grande adduzione”.
La vera emergenza riguarda tuttavia la dispersione delle reti idriche, che in alcuni punti sfiora il 50%. “Stiamo lavorando in quest’ottica, infatti in estate sono stati destinati 6 milioni di euro in più riunioni proprio per interventi emergenziali di questo tipo”.
Sul rapporto con Acquedotto Pugliese, Bonavitacola chiosa: “Pensiamo che attraverso le nuove derivazioni dalla diga di Conza possano ridursi significativamente le derivazioni da Cassano verso la Puglia, conservando nel territorio irpino questa risorsa che è del territorio irpino”.