Accusato di tentato omicidio, nessuna infermità mentale per D’Aponte

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Avellino – Ha la capacità di autodeterminarsi e quindi di discernere il bene dal male Alfonso D’Aponte, il pastore di Montoro che nel dicembre del 2012 aveva tentato di uccidere i suoi due fratelli. Lo stabiliscono nella perizia psichiatrica richiesta dal Pm avellinese Maria Luisa Buono il professor Antonello Crisci coadiuvato dalla psicologa forense-criminologa Nicoletta Sansone.

D’Aponte, difeso dall’avvocato Rolando Iorio, è imputato di lesioni e tentato omicidio ai danni di due fratelli. I fatti fanno riferimento al dicembre scorso: D’Aponte è accusato di aver attentato alla vita di Antonio e Lucio mentre era in permesso premio rilasciato dal Magistrato di Sorveglianza di Sulmona (dove lo stesso si trova recluso per scontare una pena di 18 anni a seguito della condanna per l’omicidio della sorella commesso nel 1997). Alla base dell’episodio vi sarebbero questioni legate all’eredità.

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