AVELLINO- Assolto “perché il fatto non sussiste” dall’accusa di aver posto in essere almeno fino al 2016 più episodi di maltrattamenti in famiglia ai danni della moglie e dei due figli.
Questa la decisione del giudice monocratico del Tribunale di Avellino nei confronti di un cinquantottenne di un comune dell’hinterland, difeso dal penalista Alberico Villani.
L’imputato, che secondo le indagini avrebbe non solo offeso il decoro della coniuge tacciandola di essere una buona a nulla, avrebbe anche assunto una condotta vessatoria sia nei confronti della stessa coniuge che dei due figli minori, arrivando almeno da quanto era emerso nella denuncia a suo carico a rinchiuderli in bagno per ore, nonostante questi spaventati dalla cosa piangessero.
Accuse per cui la Procura aveva chiesto una condanna a due anni e otto mesi. L’istruttoria dibattimentale e la tesi della difesa hanno invece ribaltato le accuse a carico dell’uomo che è stato assolto con la formula più ampia. Ora si attende il deposito delle motivazioni per comprendere il motivo per cui le dichiarazioni delle vittime non hanno portato alla condanna dello stesso imputato.