La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno ha eseguito un piano di
controlli nei confronti di coloro che, essendo imputati in un processo penale, hanno chiesto
che le spese legali siano poste a carico dello Stato.
L’istituto, noto come “gratuito patrocinio”, in ossequio ai principi costituzionali di
uguaglianza e di diritto alla difesa, garantisce, anche ai meno abbienti, la possibilità di
essere assistiti e rappresentati in giudizio da un legale, anche quando non sono in grado
di pagargli la parcella.
In pratica, chi ha un reddito particolarmente basso, presenta un’istanza, corredata dalla
documentazione che attesta il possesso dei requisiti necessari per il cosiddetto “accesso
gratuito alla giustizia”.
Le Fiamme Gialle, acquisite le autocertificazioni prodotte, ne controllano la veridicità,
mediante il confronto con gli indicatori del concreto tenore di vita e le attività economiche
eventualmente svolte dall’intero nucleo di familiari e conviventi.
Incrociando le dichiarazioni con gli elementi reddituali e patrimoniali risultanti dalle tante
banche dati informative ormai in uso al Corpo, i Finanzieri hanno così scoperto le
numerose certificazioni non veritiere.
Sui quasi 1000 controlli eseguiti nel 2019, infatti, un centinaio sono stati i casi di falsità e/o
di omissioni riscontrate, finalizzate ad innalzare il tetto dell’esonero stabilito dalla legge o
ad abbattere il complessivo ammontare delle entrate, così da poter rientrare nelle soglie
previste per accedere al beneficio.
I soggetti che con tali artifizi e raggiri hanno alterato il proprio quadro economico e
familiare per avvalersi indebitamente della misura agevolativa, sono stati denunciati alla
competente Autorità Giudiziaria per il reato di truffa ai danni dello Stato e rischiano ora il
carcere fino a 5 anni e la multa fino a 1.500 euro.
Dall’inizio dell’anno, sono già 14 le ulteriori posizioni irregolari accertate. Tra tutte, emerge
quella di un cittadino che, nel chiedere di farsi pagare le spese legali, ha dimenticato di
dichiarare il possesso di ben 21 fabbricati e 53 terreni di proprietà.
L’azione della Guardia di Finanza nel delicato comparto costituisce un fondamentale
strumento di prevenzione a garanzia dell’equa redistribuzione delle risorse, in favore di
tutti coloro che realmente versano in condizioni economiche tali da giustificare il sussidio
pubblico richiesto.