Lo scorso mese di aprile, i Carabinieri della Compagnia di Montella avevano tratto arrestato tre persone, due rumeni ed un italiano, responsabili di violenza sessuale nei confronti di una minore che, all’epoca dei fatti, aveva poco più di 14 anni.
L’attività di indagine era stata avviata dai Carabinieri a seguito di alcune confidenze successivamente avvalorate da segnalazioni pervenute ai Servizi Sociali, che avevano avuto sentore delle violenze che la ragazza era costretta a subire.
Le indagini avevano poi permesso di accertare e cristallizzare numerosi episodi durante i quali la giovane rumena era stata destinataria di attenzioni sessuali da parte di un 32enne rumeno, convivente della sorella, e di un amico di famiglia, un italiano di 55 anni.
La sorella della vittima, che non aveva fatto nulla per evitare che la minore subisse atti sessuali da parte dei due uomini e che l’aveva costretta a sottacere le violenze subite, è stata tratta in arresto e sottoposta agli arresti domiciliari.
Tuttavia, nel corso dei controlli dei Carabinieri di Montella, finalizzati a verificare il rispetto delle prescrizioni imposte, erano state accertare numerose violazioni.
Proprio grazie all’attività dei militari dell’Arma, il G.I.P. del Tribunale di Avellino ha accolto la richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica, diretta dal Procuratore Capo Dott. Rosario Cantelmo e, concordando con le risultanza investigative, ha inasprito la misura cautelare revocando gli arresti domiciliari e disponendo la custodia cautelare in carcere.
Su disposizione dall’autorità giudiziaria, la giovane rumena, una 22enne da qualche anno stabilmente in Italia, dopo le formalità di rito, è stata tradotta presso la Casa Circondariale di Foggia.