A Venticano nuova ondata di furti, Vittorio Ciarcia: “Nessuno si sente più al sicuro”

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VENTICANO – Vittorio Ciarcia, in qualità di Capogruppo di opposizione, ha portato la mozione sulla sicurezza urbana integrata in consiglio comunale.

Premesso che la sicurezza è un tema che tocca da vicino ogni cittadino con la crescente paura di vedere violato il luogo più sacro, ossia la casa, Ciarcia ha posto l’attenzione su questo fenomeno cercando di trovare una parziale soluzione, ovvero l’ipotesi di un software di allert istantaneo, proposta contenuta nel programma elettorale del gruppo di opposizione.

Ma, premessa la necessità di dare un segnale univoco dinanzi al dilagare dei fenomeni criminosi, intensificando l’impegno in tema di sicurezza urbana, la mozione presentata dal gruppo di opposizione è stata respinta dalla maggioranza, paventando una presunta inefficacia dell’installazione del software di allert istantaneo.

“Periodicamente Venticano è colpito dalla piaga dei furti, questo crea un clima di sfiducia e insicurezza tra i residenti. – afferma Vittorio Ciarcia –  Ricordiamo che il paese con l’ingresso autostradale diventa anche la porta d’accesso a tutta l’Irpinia per la criminalità predatoria. Solo di pochi giorni fa è il furto avvenuto presso l’istituto scolastico nel quale hanno portato via attrezzatura informatica tra cui computer e tablet ad uso degli studenti. Altri colpi sono avvenuti nella serata di ieri, dove i malviventi hanno preso di mira diverse abitazioni e alcune aziende dell’area PIP, e in alcuni casi sono riusciti a portare via anche varia refurtiva. Nessuno si sente più al sicuro, – aggiunge Ciarcia – la proposta di dotare il nostro comune di un software di allert istantaneo collegato con l’arma dei carabinieri era una possibile soluzione per implementare il sistema di videosorveglianza e costituire un elemento di deterrenza maggiore per cercare di limitare questo fenomeno. È responsabilità dell’Amministrazione locale fare tutto il possibile per garantire la sicurezza dei propri cittadini e la sacralità dei luoghi privati.”– conclude Ciarcia