Montella – Particolare e suggestiva la cerimonia che i Carabinieri della Compagnia di Montella hanno organizzato in memoria del noto ed eroico concittadino Filippo Bonavitacola, carabiniere ucciso l’8 dicembre 1944 a Branova (Slovacchia) per mano dei tedeschi. Fulgido esempio di onore, patria e sacrificio che ogni anno le comunità di Montella e Cassano sono solite ed orgogliose di ricordare, affinché il gesto eroico e le sue parole passate ormai alla storia (“Sparate pure, non temo la morte”) restino per sempre immortali e siano di esempio per le generazioni future.
Ieri la cerimonia ha avuto inizio con la deposizione di una corona di alloro presso il monumento in piazza d’Armi alla presenza della sorella Maria Bonavitacola e dei sindaci di Montella e Cassano Irpino.
Alla commemorazione è seguita poi la premiazione del concorso artistico letterario, in cui i sindaci di Cassano Irpino e Montella hanno personalmente premiato gli alunni autori dei lavori prescelti come i migliori da una giuria composta dai docenti degli Istituti scolastici e da rappresentanti militari. La sentita ed impegnata partecipazione delle scolaresche lascia presagire che l’iniziativa, promossa per l’occasione dai Carabinieri di Montella e sperimentata quest’anno per la prima volta, costituirà la prima di una lunga serie di edizioni future.
Oggi, invece, la giornata si è aperta con la deposizione della corona di alloro sulla lapide commemorativa di Bonavitacola presso il cimitero di Cassano Irpino ad opera della sorella, Maria, accompagnata dal Capitano Luigi Saccone e dal sindaco di Cassano Pompeo Fondaco. erano presenti inoltre i familiari e i rappresentanti delle locali Associazioni dei Carabinieri in congedo, dei Bersaglieri e dei Combattenti e Reduci di tutte le guerre e dei Comandanti di Stazione della Compagnia di Montella.
Successivamente Monsignor Francesco Alfano, arcivescovo di Sant’Angelo dei Lombardi, ha celebrato una Messa Solenne nella suggestiva cornice del Santuario di “San Francesco a Folloni”, a cui hanno presenziato numerose Autorità civili e militari, tra cui il Prefetto di Avellino Paolo Orrei, il Questore Antonio De Iesu e il Vice Comandante della Regione Carabinieri Campania, Fulvio Fabbri. Il vescovo Alfano, nel corso della cerimonia, ha evidenziato il valore del sacrificio della propria vita in nome degli ideali in cui si crede, esaltando quello che è stato un gesto d’amore verso la patria lontana ed indicandolo ad esempio per le giovani generazioni. Il Colonnello Fulvio Fabbri, intervenuto in rappresentanza del Generale di Brigata Franco Mottola, Comandante della Regione Carabinieri Campania, ha evidenziato le virtù militari ed il profondo senso del dovere che hanno indotto il Carabiniere Bonavitacola a sacrificare la propria vita a difesa dei propri ideali ed in nome della patria lontana. Infine, è intervenuto il Prefetto Orrei che a conclusione dell’intera cerimonia, esaltando il sacrificio del Carabiniere Bonavitacola assieme ai tanti altri militari, ha evidenziato la presenza dei primi segnali di rinascita democratica dello Stato italiano. Non solo, i carabinieri sono divenuti monito ed esempio per le giovani generazioni.
A conclusione della celebrazione, la Fanfara del 10° Battaglione Carabinieri Campania, che durante la cerimonia religiosa ha accompagnato il rito con un suggestivo coro, ha eseguito un coinvolgente concerto. Il repertorio, che comprendeva brani di musica classica e moderna, che catturato un pubblico vasto e variegato e si è concluso poi con “La Fedelissima” e “L’Inno di Mameli”.
Notevole è stata l’affluenza di quanti hanno voluto partecipare alla cerimonia: cittadini, fedeli, scolaresche ed Associazioni militari che con la loro sentita presenza hanno portato un valido contributo a rinnovare la memoria del grande eroe.
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