Si è svolta nell’elegante sala dei Medaglioni della Diocesi di Nola la nona edizione del premio città di Nola: “Il Giglio, simbolo di Nolanità” ideato dal Centro Artistico Culturale ‘Giordano Bruno’ con il suo coordinatore Francesco Grilletto. E dopo la scorsa edizione con il premio al Cardinale Camillo Ruini, Vicario del Sommo Pontefice, quest’anno il riconoscimento è stato consegnato all’irpino Nicola Mancino, vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura. A fare gli onori di casa l’Arcivescovo Monsignor Beniamino De Palma, Vescovo della città di Nola, che ha ringraziato il senatore per la presenza all’importante appuntamento. Tra gli altri, presenti autorità civili e militari: il Presidente della Corte di Appello Raffaele Numeroso, il Procuratore Generale della Repubblica Vincenzo Galgano, il Presidente del Tribunale di Nola Raffaele Motti, il Procuratore della Repubblica Adolfo Izzo e l’assessore ai Beni e alle Attività Culturali Arturo Cutolo. Dopo l’intevento dell’Arcivescovo, è stata la volta del primo cittadino di Nola Felice Napolitano, che ha portato il saluto della città. Prima della consegna del premio, c’è stato anche uno spazio dedicato alla musica con la canzone: ‘Tu Si ‘Na Cosa Grande’ interpretata da Fiorella Boccucci. Per la premiazione, l’intervento del Coordinatore Francesco Grilletto. Il premio è stato consegnato con la seguente motivazione: “Uomo straordiariamente semplice e rigoroso, tavolta intransigente. Ha svolto la sua lunga attività politica con dedizione appassionata, seguendo con attenzione e grande spirito di servizio le trasformazioni sociali culturali del Paese, assumendo compiti di dialogo costruttivo nell’affrontare con moderna, meritevole sensibilità, il tema del destino dell’uomo e del suo auspicabile progresso. Un intelligente, prezioso servitore dello Stato“. Parole che hanno strappato applausi in platea e i ringraziamenti di Mancino: “Sono molto fiero – ha detto – di aver ricevuto il pregevole premio”. Insieme al riconoscimento per il vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura anche una targa ricordo dell’evento. (di Nicola Manzione)