A Frigento truffa all’Unione Europea per circa 18mila euro

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Continua l’attività della Guardia di Finanza di Avellino finalizzata al contrasto delle frodi a danno del bilancio comunitario e nello specifico alle indebite percezioni di finanziamenti comunitari per il sostentamento della Politica Agricola Comune (PAC).

In un tale contesto, i militari della Tenenza di Sant’Angelo dei Lombardi hanno concluso una mirata attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, che ha interessato un’azienda agricola situata nel Comune di Frigento (Avellino).

Alla luce degli elementi investigativi acquisiti, è stato possibile risalire ad un insidioso sistema di frode finalizzato alla concessione indebita di finanziamenti da parte dell’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (A.G.E.A.), nonostante la carenza dei requisiti previsti attestati falsamente dal beneficiario.

Nella circostanza si è accertato che le relative domande di “aiuto comunitario” presentate dalla titolare di un’azienda agricola per il periodo 2010-2015, pur essendo apparentemente in regola, in quanto recavano il consenso espresso dal legittimo proprietario a favore della titolare dell’azienda nonché conduttrice del fondo agricolo, la quale ha poi materialmente beneficiato degli aiuti dell’Ue, erano invece “artefatte”.

Infatti, uno dei sottoscrittori dei contratti di conduzione dei terreni è risultato essere deceduto ben prima dell’apposizione della propria firma sulla scrittura privata che costituiva titolo indispensabile per ottenere l’aiuto economico richiesto e quindi la firma apposta sui contratti è risulta apocrifa.

Le attività di indagine si sono concluse con la segnalazione del titolare dell’azienda agricola – una cinquantenne cittadina italiana – alla competente Autorità Giudiziaria per “truffa aggravata”, reato punito dall’art. 640-bis del Codice Penale.

La somma indebitamente percepita quale finanziamento comunitario, pari ad 17.259,24 euro, è stata sottoposta a “sequestro preventivo per equivalente”, in esecuzione di apposito Decreto emesso dal G.I.P. del Tribunale di Benevento.
In queste circostanze il responsabile è anche segnalato all’Autorità Giudiziaria contabile, per i connessi riflessi di “danno erariale” ed agli uffici competenti per l’applicazione delle sanzioni amministrative previste dall’articolo 3 della Legge nr. 898/1986 e per la procedura di restituzione del finanziamento indebitamente percepito.

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