A “caccia” della pantera, battuta con 50 uomini: Sant’Angelo a Scala aspetta l’ok della Prefettura

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La gabbia per la pantera

Alpi – Più di cinquanta persone impegnate, con tanto di unità cinofile. Sul tavolo della Prefettura di Avellino c’è un piano operativo inoltrato dal sindaco di Sant’Angelo a Scala, Carmine De Fazio, e redatto dalle forze dell’ordine che, in queste ore, sono impegnate nella ricerca della pantera.

Una sorta di “battuta di caccia” sulle orme del felino che, dopo Summonte, sembra essersi spostato a Sant’Angelo a Scala. La zona interessata dalle ricerche si trova a sud del centro storico. In campo ci saranno forze dell’ordine (Gruppo forestale e Polizia municipale), i volontari dell’Eko Club International, coadiuvati da veterinari ed esperti, oltre alle moderne tecnologie come i droni.

“Il piano è un modo più incisivo per risolvere la questione”, spiega il sindaco De Fazio. L’allarme è scattato in modo più pressante perché le orme rinvenute in campagna e riportate in calchi in gesso e comparate con quelle di un’altra pantera ospite di uno zoo, potrebbero appartenere davvero ad un felino di grosse dimensioni.

Anche le testimonianze di tre persone che avrebbero visto l’animale, vengono ritenute attendibili. Una di esse è di un cacciatore del posto esperto. La “battuta” non si farà comunque nell giornata di domani. Sarà effettuata al calar della sera, intorno alle 20, a stretto giro.