A 16 anni vince concorso Miss lato B con Amandha Fox: è polemica

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ROMA – A 16 anni il papà l’ha accompagnata al concorso in un locale vicentino per “incoronare” il più bel sedere, il “lato B, best booty contest”. Alla fine la ragazzina, proveniente dal Veronese, ha vinto la kermesse, per altro presieduta dall’attrice dell’hard Amandha Fox. La giovane età della concorrente e il contesto nel quale è stata portata dal padre sono bastati per scatenare le polemiche delle associazioni di genitori. Il padre ha affermato di non vedere nulla di male riguardo alla partecipazione della figlia – che ha sfilato in jeans e costume da bagno – al concorso, ma altre voci hanno sollevato dubbi. Stiamo parlando del Moige, il Movimento italiano Genitori, che ha commentato in modo molto critico la scelta dell’uomo, sottolineando che, l’aver accompagnato la figlia a questo concorso, possa aver trasmesso alla giovane valori sbagliati. Il Moige arriva anche a chiedere una legge che vieti ai genitori di acconsentire a far partecipare i figli minorenni a questo genere di eventi. Stessa reazione per l’Age, Associazione Genitori, che bolla la scelta come diseducativa. Il giudizio della psicoterapeuta. «È facile condannare “il male”, più difficile saper dare ai figli la forza interiore per muoversi nel mondo», commenta da parte sua la psicoterapeuta Antonella Baiocchi, responsabile dell’equipe “Beatrice-Antidramma familiari e passionali” di Padova. «Abbiamo da una parte un padre che spinge o asseconda la figlia, che vuol fare la modella, a cercare una via di affermazione o guadagno attraverso i concorsi – sintetizza Baiocchi – dall’altra perbenisti per i quali un padre assennato non farebbe mai una cosa così diseducativa». «Io credo che il genitore – aggiunge – debba fornire ai figli la forza interiore che li aiuti a cogliere le opportunità che l’ambiente offre senza ghettizzarlo». «Far la modella – afferma Baiocchi – può essere un canale lavorativo come un altro, da non condannare a priori: anche un’insegnante può tenere un comportamento privo di valori». «Non so – conclude – se assolvo il padre della ragazza che, peraltro sembra in modo molto vigile, l’ha portata al concorso, ma certo non assolvo quelli che sempre puntano il dito e ghettizzano come negatività a priori ogni opportunità dei nostri giorni».

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