Stazione di Avellino e Irisbus: Iannaccone si rivolge a Passera

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I tagli disposti da Trenitalia potrebbero causare la chiusura della stazione ferroviaria di Avellino a partire dal 16 aprile prossimo. Arturo Iannaccone, deputato irpino di Noi del Sud, scrive un’apposita missiva al ministro dello Sviluppo economico e delle infrastrutture, Corrado Passera. “Le chiedo – scrive Iannaccone – di convocare ad horas i vertici della Ferrovia per scongiurare il progetto di dismissione della Stazione di Avellino”.

“La provincia di Avellino – aggiunge il parlamentare – sconta il mancato collegamento all’ Alta Velocità, che impedisce un più agevole rapporto con il resto del Paese, a scapito dei pendolari e viaggiatori che incontrano difficoltà a raggiungere l’Irpinia con rapidità ed ha subito la chiusura della tratta Avellino- Rocchetta Sant’Antonio necessaria per i collegamenti dei nuclei industriali dell’Alta Irpinia. Non si comprende – conclude la sua missiva Iannaccone – tra l’altro la decisione di chiudere la Stazione di Avellino in vista degli investimenti per realizzare la tratta di Alta Capacità Napoli-Bari che transiterà per le aree interne coinvolgendo la provincia di Avellino, per cui il ruolo della struttura avellinese sarà strategico ed assolutamente indispensabile”.

Non solo. Il deputato hga anche chiesto finanziamenti per il Piano nazionale per il trasporto pubblico locale, un tavolo tecnico con le Regioni per reperire le risorse necessarie per attuarlo, e l’impegno a promuovere la costituzione di una cordata di imprenditori italiani, sul modello Alitalia, al fine di garantire l’acquisto e la continuità produttiva dello stabilimento Irisbus di Flumeri. “I lavoratori si sentono abbandonati dalle Istituzioni e dal Governo in quanto, nonostante la loro protesta pacifica e civile, nessun risultato è stato raggiunto finora- continua Iannaccone nell’interpellanza- ed hanno ripreso a manifestare montando la cosiddetta tenda della resistenza con la partecipazione degli amministratori, dei sindacati e della popolazione dell’area”. Il parlamentare non ha dubbi: “E’ inaccettabile che il management della Fiat, dopo aver incassato milioni di euro di sovvenzionamenti pubblici decida di dismettere uno stabilimento di notevole entità, lasciando senza futuro un territorio già fortemente penalizzato dalla crisi. Il Governo – conclude Iannaccone- affronti concretamente la vertenza Irisbus impedendo alla Fiat di cedere lo stabilimento di Flumeri senza garantire la continuità produttiva e il mantenimento dei livelli occupazionali”. L’interpellanza urgente di Iannaccone dovrebbe essere calendarizzata alla Camera nei prossimi giorni.

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