3 bombe carta inesplose, torna il racket nell’hinterland avellinese

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Dopo un periodo di relativa calma in città torna il racket. Tre episodi nel giro di poche ore si sono verificati ad Avellino, Atripalda e Torrette. In città ignoti hanno collocato una bomba carta dinanzi alla saracinesca della macelleria di via Annarumma. L’esercizio di proprietà di un uomo del Mandamento, già a novembre era stato preso di mira dai malviventi che fecero esplodere una bomba dinanzi al negozio. L’attività commerciale fu danneggiata: lo scoppio dell’ordigno oltre a distruggere la saracinesca ridusse in frantumi anche le vetrate provocando ingenti danni. A distanza di sei mesi il secondo attentato ma questa volta l’ordigno non è esploso. Ad allertare le Forze dell’Ordine è stato lo stesso proprietario della macelleria. Gli artificieri hanno ritrovato la bomba carta sistemata in un vaso di colore nero posto su di un gradino proprio dinanzi alla saracinesca. E’ probabile che la bomba sia stata sistemata alle prime ore di ieri. Il titolare anche questa volta ha dichiarato di non aver ricevuto minacce ma comunque sull’episodio indaga la Questura. Questa mattina, a distanza di poche ore, due analoghi episodi si sono verificati ad Atripalda e Torrette di Mercogliano. Nella cittadina del Sabato l’ordigno è stato sistemato dinanzi all’ingrosso casalinghi “Casaccio” in via Appia: l’allarme è stato dato quando il personale si è recato a lavoro. Si tratta della classica cipolla natalizia di dimensioni più grandi ed avvolta con del nastro isolante. La stessa bomba è stata piazzata dinanzi ad un cancello di Torrette di Mercogliano oltre al quale ci sono tre aziende, una di materiali edili, un’altra di idraulici e la terza di condizionatori. I materiali utilizzati per gli attentati ed il modus operandi lasciano pensare che si tratti di un’unica matrice ed il fatto che nessuno dei tre ordigni sia esploso convince gli inquirenti che non si sia trattata di una semplice coincidenza. Con molta probabilità i malviventi hanno voluto solo mettere in atto il più classico degli avvertimenti. Al momento si indaga a 360° gradi.

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