A rilasciare l’intervista è Sergio Acone, legale avellinese incaricato dalla famiglia del giovane Leonardo Vecchiolla, accusato di essere tra i protagonisti degli incidenti di Roma durante la manifestazione degli “indignati”. “Black bloc? Non ce lo vedo proprio, non ha neanche il fisico. Ancora non ho ricevuto nessuna carta dai carabinieri – mette le mani avanti Acone raccontando ad abruzzo24ore.tv, lo stato dei fatti- quindi sarò costretto a chiedere di vedere bene cosa c’é nell’ordinanza. Perché al momento – spiega – so solo quello che leggo sui giornali e nelle agenzie. Intercettazioni? Può essere, ma le voglio sentire tutte, non vorrei che ci fosse un millantato credito. Foto? Fatemele vedere”. L’avvocato Acone conosce molto bene Vecchiolla, è infatti il legale storico della famiglia della madre. Genitori divorziati da tempo, vive con la madre. Ieri sera il padre aveva cercato un avvocato chietino per difendere il figlio, ma i carabinieri avevano già avuto il mandato giunto da Avellino, tanto per testimoniare che tra i genitori non sembra esserci grande dialogo. A 18 anni Vecchiolla fu condannato per fatti di droga “pena sospesa”, puntualizza l’avvocato Acone. “Ma proprio perché pare sia stato intercettato per motivi che non c’entrano niente con gli incidenti di Roma, e con un suo vecchio amico, mi pare il caso di verificare le veridicità delle cose – ripete Acone -. Io però nei panni del devastatore non ce lo vedo: e mi risulta anche non abbia un colore politico definito. Non saprei proprio inquadrarlo come un violento. Anche perché ad Ariano non ci sono centri sociali, club politici o altro”, conclude il legale avellinese. Lunedì 24 dopo le 9 è in programma l’udienza di convalida presso il Tribunale, Gip Paolo Di Geronimo.
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