Giovani Democratici contro il ddl Alfano: “Internet è di tutti”

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I Circoli dei Giovani Democratici di Serino “E. Berlinguer”, Ariano, Montella, Forino “Cesare Parise, Avellino “M. Monicelli”, Grottaminarda “R. Saviano”, Moschiano “F. De Andrè”, Venticano, Monteforte, Lioni, Domicella,Cervinara, Rotondi esprimono profondo sdegno e preoccupazione per il disegno di legge sulle intercettazioni che andrà ad intaccare pesantemente la libertà di pensiero e d’informazione. “Oltre al ridimensionamento delle intercettazioni telefoniche, mediante il comma 29 del ddl Alfano, – evidenziano – verrà posta una definitiva ipoteca sulla liberta di parola e di pensiero sul web. Il comma, tra le altre cose, prevede l’obbligo di pubblicare una rettifica “senza commento” per qualsiasi notizia su di sé che si consideri lesiva. Questo comporterebbe una escalation di denuncie a scopo intimidatorio; con la minaccia di risarcimento per miglia di euro; per censurare, bloccare e chiudere tutti quei blog, quotidiani on line e piattaforme web libere presenti in Italia. La chiusura per protesta di Wikipedia, quarta enciclopedia al mondo per dimensioni e vincitrice del Premiolino 2009, ci da l’idea di quanto siano a rischio le più elementari forme d’espressione democratica nel nostro Paese. Il cancro del fascismo cominciò con le stesse identiche modalità. Per questo non ci piegheremo di fronte queste spinte reazionarie e non resteremo inerti ed indifferenti a guardare quanto sta accadendo. “La libertà è come l’aria, ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della nostra generazione hanno sentito per vent’anni, che io auguro a voi giovani di non sentire mai. Vi auguro di non trovarvi mai a sentire questo senso d’angoscia, in quanto vi auguro di riuscire a creare le condizioni perché questo senso d’angoscia non lo dobbiate provare mai, ricordandovi ogni giorno che sulla libertà bisogna vigilare dando il proprio contributo alla vita politica”. Piero Calamandrei pronunciò queste parole sulla Costituzione e la libertà ad una platea di studenti nel lontano 1955. A 56 anni di distanza non solo le sentiamo nostre ed attuali ma ci danno il coraggio di lottare, ancora una volta, per la nostra libertà e per quella dei nostri figli così come i nostri padri ed i nostri nonni hanno fatto prima di noi per renderci donne e uomini liber”i. In queste ore altri Circoli GD stanno aderendo in tutta Italia a questa protesta e il Partito Democratico si sta attrezzando per dare battaglia in Parlamento.

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