Corteo del primo maggio, D’Ercole affonda la lama

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“Sono questi la felicità, la serenità ed il dialogo, promessici da Prodi?”. E’ la domanda che pone il capogruppo regionale di Alleanza Nazionale, Franco D’Ercole, a commento degli avvenimenti che si sono verificati in occasione del corteo del primo maggio, organizzato dai centri sociali di Napoli. “Gli slogan contro i nostri militari morti a Nassiriya, le minacce al senatore di Fi e candidato sindaco di Napoli, Franco Malvano ed, infine, l’aggressione verbale ad una persona che aveva in macchina un depliant elettorale di quest’ultimo in vista delle amministrative del 28 e 29 maggio prossimo – ha proseguito D’Ercole – sono dimostrazione di un’intolleranza che, in una città democratica come Napoli, non ha alcuna ragione d’essere”. “La sensazione più triste – ha continuato D’Ercole – è che, con questo suo atteggiamento di buonismo e di giustificazionismo, verso tutto ciò di cui va rendendosi artefice il movimentismo di estrema sinistra, insieme al continuo tentativo di delegittimazione degli avversari da parte del centrosinistra, rischiano di riportare – anzi, lo stanno già facendo – il Paese a respirare un clima da anni di piombo, con tutte le pericolosissime conseguenze che ne potrebbero derivare”. “E’ ora – ha rilevato – che il centrosinistra si decidesse finalmente, non tanto ad una formale presa di distanza, a condannare questi atteggiamenti antidemocratici ed inaccettabili che mettono a rischio la convivenza civile, fra gli italiani. A qualunque parte politica essi appartengano”. “Dispiace – ha concluso D’Ercole – che tutto questo a Napoli, si sia verificato nei confronti di un uomo, il senatore Malvano, che merita stima e rispetto ed al quale non posso che esprimere tutta la mia solidarietà”.

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