Rifiuti, fumata grigia in Prefettura: riprende la raccolta /FOTO

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Aggiornamento ore 20.30 – Ancora un nulla di fatto dal tavolo in Prefettura convocato dal Prefetto Blasco con le parti sociali e i vertici di IrpiniAmbiente. Le parti si ritroveranno giovedì pomeriggio. Resta comunque confermato lo sciopero indetto per la giornata del 14 dicembre ma già a partire da domani la raccolta dei rifiuti ad Avellino dovrebbe ripartire.

Aggiornamento ore 13.30 – Il tavolo in Prefettura è stato aggiornato in serata alle ore 18.30 quando verrà ripresa la trattativa. Al nuovo vertice parteciperanno i sindacati provinciali e regionali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl.

FOTOGALLERY Le immagini dei cumuli di rifiuti in città

Avellino – E’ ripreso solo in tarda mattinata il tavolo di mediazione convocato oggi dal Prefetto di Avellino Ennio Blasco al Palazzo di Governo di corso Vittorio Emanuele ad Avellino con i sindacati e il direttivo di IrpiniAmbiente. Al vertice però stanno prendendo parte in queste soltanto i vertici regionali di Uil e Ugl: Cgil, Cisl e Fiadel, secondo quanto si apprende, non avrebbero ricevuto per tempo formale nota di convocazione.
Al momento non c’è sul tavolo alcuna trattativa, ma solo un’informativa. Il prefetto Blasco, infatti, ha voluto incontrare i rappresentanti sindacali per avere un quadro più completo a livello regionale. La novità è che per i dipendenti del settore ambiente dell’Asa potrebbe arrivare nelle prossime ore l’atto di precetto da parte della Prefettura.
Intanto, la raccolta nella città capoluogo e nella parte bassa dell’Irpinia è ancora ferma da circa sei giorni: per le strade i cumuli di immondizia cominciano a diventare vistosi (sarebbero ora circa 700 le tonnellate ammassate su marciapiedi e strade).
Fuori dalla Prefettura continua la protesta dei lavoratori dell’Asa.

GUARINO DIFFIDA IRPINIAMBIENTE – Il Comune di Solofra, nella mattinata, ha inoltrato una missiva di diffida ad Irpiniambiente e anche al Prefetto di Avellino. Dal primo dicembre, infatti, non si provvede alla raccolta dei rifiuti sul territorio conciario. Un fatto che, come si legge nella missiva, “…comporta gravi disagi, inconvenienti igienico-sanitari e probabile pericolo per la salute dei cittadini”.

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