Solofra – “Voci dalle macerie” presentato il volume di Vignola

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Solofra – Presentato il libro “Voci dalle macerie” curato da Michela Vignola, presso il salone maggiore del Palazzo ducale Orsini. Il volume raccoglie tutte le testimonianze delle persone che hanno vissuto quei tragici momenti del sisma del 23 novembre del 1980. A prendere la parola l’autrice che ha sottolineato “Tutto cade nel vuoto se non viene messo su carta, non è facile mettere su carta il dolore, ma grazie alle testimonianze, il dolore è stato messo da parte lasciando spazio alla speranza”. Quindi il sindaco Antonio Guarino è intervenuto ricordando alcuni momenti di quella tragica serata quando all’ età di 36 anni come sindaco si vide crollare il mondo sulle spalle. Poi la ripresa e l’ avvio alla speranza con i primi soccorsi e l’ apertura degli opifici conciari. Giovanni Cini di Prato uno dei primi soccorritori racconta che “Sono partito alle 21.30 con ambulanze, carri attrezzi ed altro però ad Avellino mi spostarono a S. Mango. Quello che ho trovato ha segnato la mia vita. Ho tutto raccolto in un libro sugli interventi fatti dall’ alluvione del Polesine al Belice ed altro. Mi fa piacere che il comune di Solofra ha approvato il piano di Protezione Civile”. L’ assessore Orsola De Stefano ha dato il suo contributo di ricordi ed ha sottolineato “La crisi politica, economica sono solo dei piccoli terremoti, impariamo a fronteggiarli come abbiamo fatto col terremoto dell’ 80”. Dunque il turno di Elio Visone, assessore dei lavori pubblici allora ed oggi. “A Solofra – ha detto – abbiamo quasi completato la ricostruzione ed il merito è del sindaco”. Commozione per il consigliere provinciale Pio Gagliardi che in quella nefasta serata perse la mamma, l’ ostetrica Rita Gagliardi. Infine l’ avv. Carmine Capone, maresciallo dei carabinieri all’ epoca del sisma, ha letto una poesia composta subito dopo quella tragica sera. Poi una fiaccolata silenziosa ha raggiunto il Monumento ai Caduti dove è stata scoperta e benedetta una lapide alle vittime del terremoto. Quindi la messa in Collegiata.

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