Avellino – “E’ assurda la strumentalizzazione politica che è in atto in questi ultimi giorni da esponenti del centrosinistra sul piano di rientro sanitario presentato dal sub commissario Giuseppe Zuccattelli, che hanno solo l’obbiettivo di addossare le proprie colpe al centrodestra e che non hanno il coraggio di assumersi le proprie responsabilità per la male gestione della Regione Campania, come se in questi ultimi 10 anni al governo regionale a governare non ci fosse stato Bassolino & c. ma uomini del PDL”: Celestino Iannone, dirigente del Circolo del Buongoverno Irpinia considera ancora più grave “… la mancanza di una organizzazione seria del Pdl in provincia di Avelllino, capace di ascoltare le esigenze del territorio e di portare avanti i diritti di un popolo cha ha creduto nel Pdl e che ha espresso la propria fiducia al partito facendo vincere nell’ultimo anno tutte le elezioni che si sono susseguite”.
“E’ chiaro – ha continuato – che il piano di rientro della Sanità regionale proposto dal sub commissario Giuseppe Zuccattelli rappresenta una vera e propria mannaia che si abbatte sulle zone interne della regione e costituisce l’ennesimo scippo per la provincia di Avellino, infatti è scandaloso pensare che possa scomparire il presidio di Pronto Soccorso dell’Ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi punto di riferimento dell’Alta Irpinia in mancanza del quale, raggiungere il primo Pronto Soccorso soprattutto nel periodo invernale per alcuni paesi equivale ad almeno 40 minuti di viaggio”.
Il Circolo del Buongoverno Irpinia nell’ ultimo incontro avuto con l’Onorevole Marco Pugliese ha chiesto al deputato di farsi carico dei timori e delle perplessità del territorio, di fissare un incontro urgente con il Presidente Caldoro “… per denunciare tutti gli effetti negativi che potrebbe portare nella nostra provincia l’adozione del piano di rientro del deficit sanitario presentato dal sub commissario Giuseppe Zuccattelli e di proporre altre soluzioni possibili per il rientro del deficit, in primis nominando manager apolitici e dalle doti manageriali concrete e di alto spessore, che vanno al di là della competenza medica ma che racchiudono professionalità economiche e tecno – gestionali. Infatti invece di tagliare centinaia di posti letto si potrebbero eliminare milioni di spesa sanitaria superflua come i soldi spesi per le consulenze esterne, i milioni di euro spesi per l’affidamento di manutenzioni fantasma, si potrebbero eliminare i lunghi tempi di attesa “fantasma” per i reparti di radiologia diagnostica e dei laboratori di analisi in modo da non far fuggire i cittadini verso centri privati che finiscono di innalzare il costo della spesa sanitaria”.
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