Montaguto – Marcello Zecchino e il ‘passaggio alla Puglia’

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Frana di Montaguto: se la Campania resta a guardare, la Puglia prova ad agire. Un motivo in più, secondo Marcello Zecchino e secondo i Verdi della Valle del Cervaro, per insistere sull’annessione del limitrofo territorio alla regione guidata da Nichi Vendola.
In merito all’avanzamento del fronte franoso, e al consequenziale pericolo di ostruzione del torrente Cervaro, è intervenuto proprio il consigliere Zecchino, già assessore provinciale all’Ambiente al fianco della De Simone, ritenendo doveroso evidenziare che già nel 2006 il primo consulente incaricato dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, Francesco Maria Guadagno – Ordinario di Geologia Applicata all’Università del Sannio, segnalò la necessità di approfondire nell’immediato le possibili evoluzioni e gli scenari dell’ulteriore movimentazione delle masse. Infatti, nella relazione inviata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Protezione Civile, l’esperto diede precise indicazioni per affrontare la delicata questione, ma poco tempo dopo la Regione Campania, nella qualità di Commissario delegato, intese avvalersi della collaborazione di altri consulenti.
“Nel marzo del 2007 – ha continuato Zecchino – nell’interrogazione scritta presentata al Presidente della Giunta regionale della Campania, furono sollevati forti critiche circa la mancata osservanza delle predette indicazioni tecnico – scientifiche. Se fossero state rispettate le prescrizioni del prof. Guadagno, sarebbero stati ben altri gli sviluppi della vicenda. In quattro anni non si è provveduto neanche all’individuazione dei siti idonei per lo stoccaggio del terreno, e questo la dice lunga sul lavoro svolto dai vari soggetti coinvolti. Oggi la quantità di materiale da rimuovere è diventata enorme e le aree esistenti nel territorio di Montaguto non sono sufficientemente grandi per ricevere il terreno. Occorre la disponibilità di altri siti per lo stoccaggio del terreno e c’è bisogno assoluto della solidarietà degli enti locali limitrofi, anche del foggiano. Ma fino ad ora non sono pervenuti segnali in tal senso. Le iniziative intraprese in queste ultime settimane dalle istituzioni della Regione Puglia, sono state incisive e hanno portato il caso all’attenzione del Governo. Per la classe dirigente politica campana – di tutti gli schieramenti – invece, tutto questo dovrebbe suonare come una vergogna; dopo lunghi anni di indifferenza le sorti di una parte del territorio sono state prese finalmente a cuore dai rappresentanti politici di un’altra Regione. L’appello di passare con la vicina Regione Puglia non deve essere preso come una provocazione ma è una iniziativa doverosa, già intrapresa nel 2008 dall’allora gruppo consiliare di minoranza di Montaguto per l’indizione di apposito referendum consultivo”.

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