Avellino – “Una classica partita da Final Eight dove hanno contato i particolari”. Pancotto, così come Roma, centra in pieno il piano partita: “Avevo chiesto alla squadra di costruire la gara possesso dopo possesso e così è stato. Le risposte sul campo sono state eccellenti. Con la nostra organizzazione siamo riusciti a fare le cose giuste nel momento più caldo del match. Sul 48-55 a tre minuti dalla fine non ci siamo disuniti ed è arrivato un nuovo salto di qualità di una squadra giovane ed inesperta. Siamo riusciti a tenere gli uno contro uno, non permettendo a Milano di segnare facili canestri ed in attacco sono stati selezionati gli uomini giusti al momento giusto. Akyol ci ha dato una grossa mano, così come Troutman che nonostante il problema ad una mano che lo affligge da ormai alcune settimane ha voluto esserci fortemente. Chevon non avrebbe neanche dovuto giocare ed invece ha stretto i denti, una grande di testimonianza di affetto ed attaccamento verso questi colori”.
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