Ciclo integrato rifiuti, De Luca: “Sì a legge e a contrasto crimini”

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“Continuo a lavorare ad una legge quadro sul ciclo integrato dei rifiuti, ma, nel frattempo, resto convinto che con i colleghi della Commissione dobbiamo cercare di scongiurare il rischio che la criminalità organizzata, già presente nei traffici illeciti di rifiuti, possa continuare ad arricchirsi mettendo le mani sulle bonifiche”. Così il senatore del Partito Democratico Enzo De Luca nella conferenza stampa che si è svolta a Bologna, al termine della missione della Commissione bicamerale di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e le attività illecite ad esso connesse. Vicepresidente della Bicamerale, De Luca ha partecipato ai lavori con il presidente Gaetano Pecorella, Alessandro Bratti (Pd), Candido De Angelis (Pdl) e Giovanni Fava (Lega). Al centro dell’attenzione la questione delle cosiddette “navi dei veleni”, e, su un piano più generale, le infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore dei rifiuti. I commissari hanno ascoltato i due collaboratori di giustizia Emiliano Del Giovine e Stefano Carmelo Serpa, l’ex colonnello del Corpo Forestale dello Stato Rimo Martini, poi Renato Pent, Guido Garelli, Marino Ganzerla e Mario Scaramella, ex consulente della Commissione Mitrokin. Pecorella ha indicato nella predisposizione di una relazione completa da presentare in Parlamento prima dell’estate l’obiettivo della Bicamerale di inchiesta, sottolineando che sui casi di naufragi di navi – circa una trentina – sui quali ha soffermato l’attenzione la Commissione, che potrebbero nascondere smaltimenti illegali di rifiuti pericolosi in mare, “sono state aperte tante indagini ma nessuna è giunta a compimento”. Le notizie che i commissari hanno raccolto, come ha spiegato il presidente della Bicamerale in conferenza stampa, convergono sul fatto “che siano stati effettuati all’estero smaltimenti di rifiuti poi rientrati in Italia e che ci sia stata qualche ‘interferenza’ di ex appartenenti a corpi di Polizia”. Di qui la decisione di chiedere chiarimenti sia al Sismi che al Sisde.
De Luca, puntualizzando che audizioni e sopralluoghi della Commissione continueranno, ha ribadito la necessità di regolamentare il settore con una legge quadro il ciclo integrato dei rifiuti, spiegando: “Da vicepresidente della Commissione bicamerale di inchiesta, anche sulla base delle dichiarazioni rese da amministratori, imprenditori del settore e magistrati relative alla forte invadenza delle organizzazioni criminali nel settore dei rifiuti – il caso delle navi dei veleni può essere considerato emblematico – sono sempre più convinto che questa rappresenti una delle vie di uscita da una situazione che vede politica ed Istituzioni in forte ritardo rispetto all’avanzata di camorra, mafia e ‘ndrangheta. Una legge che stabilisca parametri e regole univoci in tutto il Paese, per archiviare la logica dei commissariamenti e responsabilizzare la classe dirigente e le Istituzioni, a partire dagli Enti locali. Abbiamo il dovere di recuperare il tempo perduto, ricordando anche che l’Italia è impegnata con gli altri Paesi europei a raggiungere entro il 2020 gli obiettivi fissati dall’Unione Europea: la riduzione del 20% delle emissioni di gas serra, l’aumento dell’efficienza energetica del 20% e – ha concluso – il raggiungimento della quota del 20% di fonti di energia alternative”.

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