Calitri – “Perché le cose si facciano e si facciano bene non necessariamente si deve occupare un posto nell’amministrazione comunale”: a parlare Maria di Milia, ex assessore alle attività produttive del comune di Calitri oggi tra i soci fondatori della maRCHingegno, l’azienda costituita con l’intento principe di salvare e salvaguardare il patrimonio di tutta la cultura calitrana. Le Giornate Enogastronomiche sono state la naturale prosecuzione di un esperimento che ha avuto inizio lo scorso anno con la mega salsiccia dell’Alta Irpinia, una manifestazione urbana che ottenne un buon successo di pubblico e che mise le basi per questo progetto ambizioso e nobile. Un progetto che è la stessa Di Milia a raccontare: “Da sempre ho voluto che l’impegno maggiore fosse rivolto alla salvaguardia del nostro territorio, alla tutela e alla riproposta di alcuni tesori, patrimoni inestimabili del territorio non solo calitrano ma locale nel senso più largo del termine. L’unione è fondamentale in posti come l’alta Irpinia”.
Grande soddisfazione per gli organizzatori dunque, non solo maRCHingegno ma anche l’Epsaim che ha dato la possibilità alla manifestazione di ridare ossigeno a uno dei quartieri più polivalenti di Calitri ma anche tra quelli meno vissuti dalla popolazione, il quartiere fieristico che è riuscito così a mostrare in toto le proprie potenzialità fin’ora poco sfruttare. Le Giornate Enogastronomiche sono state un vanto per gli organizzatori e una soddisfazione per i partecipanti, in primis i macellai che si sono alternati nella preparazione della mega salsiccia i quali hanno visto il proprio lavoro e la propria maestria riconosciuti e gratificati dall’affluenza di pubblico che ha gustato prima in loco piatti a base di salsiccia e poi ha avuto la possibilità di portarne un pezzo a casa. Rilevante anche la presenza delle associazioni locali dalla Proloco, al circolo Aletrium a La sacarpegghia a tutte le altre associazioni che si occupano della cultura locale. Ma la soddisfazione non è rimasta circoscritta ai calitrani, molti gli espositori venuti dalle località limitrofe, artigiani del gusto e artigiani del pensiero e della manifattura. “Una due giorni che ha finalmente realizzato il mio sogno – ha continuato Di Milia – quello di presentare e di unire in un modo che sia si ludico ma anche intelligente e costruttivo tutta la ricchezza enogastronomica del posto, un progetto che ha iniziato a prendere forma quando ancora ero assessore e che si è realizzato nel migliore dei modi oggi, da semplice cittadina, ancora una volta ripeto: è la volontà che mette in modo gli ingranaggi e i meccanismi del fare. Nient’altro”.
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